martedì, 19 Marzo 2024

Via i sovranisti, Abbazia di Trisulti libera: restituita alla collettività

Fratoianni: "Ora il governo non faccia gli errori di quelli passati, restituisca alle comunità locali la possibilità di gestire quel bene nell'interesse comune".

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Buone nuove per l’abbazia di Trisulti, a Collepardo. A marzo, il Consiglio di Stato aveva confermato la posizione del Ministero della Cultura, annullando la concessione della Certosa all’associazione fondamentalista cattolica Dignitatis Humanae Institute. Stamattina, finalmente, il direttore dell’associazione Dhi, Benjamin Harnwell ha lasciato l’abbazia restituendo le chiavi.

“Finalmente, la Certosa di Trisulti torna a essere bene pubblico, restituito alla collettività e al territorio che lo ospita. Accogliamo positivamente l’esecuzione dello sfratto della Dhi – Dignitatis Humanae Institute, l’associazione sovranista che fa capo a Steve Bannon, deciso a marzo dal Consiglio di Stato”, ha dichiarato in una nota la Fp Cgil Roma e Lazio.

In un post Nicola Fratoianni, Segretario nazionale di Sinistra Italiana, ha commentato: “Trisulti liberata! Oggi non solo per Collepardo è una buona notizia. Dopo la lotta quasi solitaria durata 2 anni dei comitati locali, dopo le battaglie anche queste condotte da noi in modo solitario nelle aule del Parlamento, e dopo le vittorie nelle aule di giustizia, i seguaci di Bannon sono costretti ad abbandonare l’abbazia di Trisulti, che doveva diventare secondo loro la scuola europea dei sovranisti e dei fanatici di destra. Così non sarà ed è un bene per la collettività”.

“Ora il governo non faccia gli errori di quelli passati, restituisca alle comunità locali la possibilità di gestire quel bene nell’interesse comune. Mentre i fanatici che avevano occupato quel bene prezioso in modo irregolare (e ci auguriamo che il futuro processo individui responsabilità e colpevoli) torneranno nelle caverne del fanatismo e dell’oscurantismo da cui provenivano”, ha concluso il leader del SI, che ha sempre partecipato attivamente alle proteste per la liberazione dell’abbazia.

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