venerdì, 26 Aprile 2024

Tokyo2020, aperte ufficialmente le Olimpiadi più strane di sempre

Iniziate ufficialmente le Olimpiadi di Tokyo, per la seconda volta nella storia in Giappone dopo il 1964. La tiratrice al volo Jessica Rossi e il ciclista su strada Elia Viviani portabandiera alla spedizione italiana più numerosa di sempre.

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La cerimonia di apertura per le Olimpiadi 2020 ha visto lo stadio Olimpico di Tokyo tristemente deserto, con un ragazzo da solo piegato al centro dell’impianto mentre scorreva il conto alla rovescia partito da 21, in riferimento all’anno in corso. Al termine del countdown l’Olimpico è stato l’epicentro dei fuochi d’artificio che hanno di fatto battezzato la competizione, trovando l’applauso sentito dei mille presenti che ha riecheggiato, facendo certamente breccia nel cuore degli spettatori connessi da tutto il mondo a seguire l’evento.

Suggestiva l’immagine dell’allenamento sul tapis roulant e cyclette, rappresentazione in mondovisione ciò che hanno passato gli sportivi nel globo in questi diciotto mesi di pandemia, costretti ad allenarsi da soli in forma privata.

La messa in scena è successivamente culminata con un filo rosso che in maniera simbolica è andato a collegare tutti gli atleti, unendo l’intero pianeta in poche centinaia di metri quadri. Terminata l’introduzione sono entrati in scena il presidente del CIO, Thomas Bach, e l’imperatore del Giappone Naruhito, con l’inno nipponico cantato dalla cantautrice Misia, per poi tornare nuovamente ad un momento di ricordo in memoria le persone che hanno perso la vita a causa del Covid e nel Massacro di Monaco di Baviera, avvenuto durante le Olimpiadi del 1972.

In seguito ai momenti di riflessione e cordoglio, hanno preso il via le coreografie con Mirai Moriyama, attore e ballerino giapponese, che ha regalato un’esibizione con il legno come protagonista, materiale di tradizione nipponica e simbolo di rinascita dei Giochi Olimpici del 1964, svolti in Giappone, per poi culminare con la formazione dei cinque cerchi olimpici color oro.

Al termine dello spettacolo le protagoniste sono state le Nazioni, con la Grecia a fungere da apripista della sfilata in quanto inventori dei giochi olimpici, venendo seguiti dalla squadra dei Rifugiati Olimpici, presente per la seconda volta nella storia, a sventolare la bandiera con i cinque cerchi.

L’Italia è stata la 21esima nazione a sfilare, portando 378 Azzurri e rendendo quella di Tokyo la spedizione più numerosa di sempre in un olimpiade. A fare da portabandiera Jessica Rossi, tiratrice al volo medaglia d’oro a Londra 2012, ed Elia Viviani, ciclista su strada medaglia d’oro nell’omnium a Rio2016. Una scelta mirabile da parte del Coni che ha premiato due sportivi, sicuramente non tra i più famosi della Nazione, ma sicuramente simboli di sport definiti dai più “secondari”.

Foto presa dall’account Facebook CONI

 

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