L’incontro di ieri fra le Regioni ha porto al via libera del green pass nazionale, sul modello francese che sta facendo tanto discutere al di là delle Alpi nonostante l’esplosione di contagi. L’idea è quello di renderlo necessario in agosto per partecipare ad eventi pubblici e probabilmente anche per entrare nei ristoranti e bar al chiuso e sarà valido anche con una sola dose.
Dal primo settembre, per le stesse attività, servirà invece il ciclo vaccinale completo, che da metà settembre verrebbe chiesto anche per i trasporti pubblici. Non tutti i governatori, però, sono d’accordo.
Se ne saprà di più nelle prossime ore, quando si continuerà a discuterne nella Conferenza delle Regioni e poi nella Cabina di Regia che dovrà stilare anche il prossimo decreto con i nuovi parametri di rischio per i cambi di colore.
In vista del Consiglio dei Ministri slittato a domani, per lo stato di emergenza in scadenza a fine mese si va verso una proroga fino alla fine dell’anno. Secondo l’Istituto Superiore di Sanità, le vaccinazioni incomplete aumentano il rischio delle varianti.
Ed è polemica sulla proposta di Confindustria di estendere l’utilizzo del green pass alle aziende che metterebbe a rischio anche gli stipendi. La risposta di Maurizio Landini, segretario CGL, non si è fatta attendere: “Speriamo sia stato un colpo di caldo”.