sabato, 20 Aprile 2024

Torna il suono delle stelle: le dolci note a riascoltar

Riaprono i grandi festival musicali della tradizione italiana. "La musica è il genere di arte perfetto, non può mai rivelare il suo segreto più nascosto", così Oscar Wilde descrisse il mistero di una forma d'arte, profondamente legata alla sua possibilità di dischiudere il sublime, materializzandolo.

Da non perdere

Con l’arrivo della bella stagione e la tregua offerta dai vaccini riaprono i grandi festival musicali della tradizione italiana, da sempre espressione della grandeur artistico-musicale che fa e ha fatto del nostro Paese il polo d’eccellenza del genere, soprattutto, e non solo, di quello operistico.

Al via quindi la programmazione del 98esimo Festival Lirico 2021 della Fondazione Arena di Verona, inaugurata dalla prestigiosa bacchetta del M° Riccardo Muti per il 150° anniversario della prima dell’Aida di Giuseppe Verdi. Il maestro, dai natali napoletani, seppur cresciuto a Molfetta, mancava in Arena da 41 anni, quando, il 7 agosto 1980, diresse una «Messa da Requiem» dedicandola alle vittime della fame e della violenza nel mondo. Commissionata dal Khedivè d’Egitto Isma’il Pascià, basata su un soggetto dell’archeologo Auguste Mariette (fondatore e primo direttore del Museo Egizio del Cairo) ed eseguita per la prima volta il 24 dicembre 1871 al Cairo, l’opera è da sempre il fiore all’occhiello della produzione areniana. Ma non mancheranno altri grandi titoli a riempire un cartellone davvero stratosferico:

  • I colori e le atmosfere veriste di Pagliacci di Leoncavallo e Cavalleria Rusticana di Mascagni, in Arena dal 25 giugno: interpreti straordinarie per le due prime, con Marina Rebeka per il ruolo di Nedda e Sonia Ganassi per quello di Santuzza.
  • Puccini e la sua maestosa e sublime opera conclusiva, Turandot, su libretto di Giuseppe Adami e Renato Simoni, regneranno in Arena a partire dal 29 luglio; vestiranno i panni della bellissima e crudele principessa cinese le soprano Anna Netrebko, Anna Pirozzi e Elena Pankratova, mentre il principe Calaf sarà interpretato dai tenori Yusif Eyvazov e Murat Karahan, per un cast davvero stellare.
  • Non possono, sicuramente, mancare le opere verdiane che da sempre caratterizzano la stagione areniana, quali La Traviata e il Nabucco, in scena dal 10 luglio e dal 3 luglio, assieme all’Aida, questa volta in forma scenica, a partire dal 26 giugno. Anche in questo caso non mancheranno interpreti di grande caratura.
  • Tra gli eventi sinfonici più importanti e attesi di questa stagione, impossibile non ricordare l’appuntamento con il Galà IX Sinfonia di Beethoven, in Arena il 22 agosto.

Per chi non ha scelto il Veneto come regione in cui trascorrere le vacanze estive, niente paura! I Festival in cui ascoltare e godere della grande musica operistica e sinfonica abbracciano fortunatamente quasi tutta la penisola: per gli amanti della Toscana e della musica classica, infatti, una tappa a Livorno è d’uopo, con un protagonista a cui molto deve la sua città, Pietro Mascagni, ovviamente al centro del Mascagni Festival 2021; diversi appuntamenti, tutti incentrati sulla musica operistica e cameristica del grande compositore verista, ancora troppo poco noto rispetto alla levatura dei suoi componimenti e della sua carriera da compositore e direttore d’orchestra. Avanguardista ante litteram in ambito compositivo, ancora prima dell’amico e collega Puccini, autore di una musica fortemente ammirata persino da Mahler, che ha voluto dirigere Cavalleria Rusticana affermando essere servita a capire meglio la propria, Mascagni sarà celebrato con diversi appuntamenti, tutti all’insegna della divulgazione e della fruizione di pagine musicali di altissimo livello, per celebrarne genialità armonica e straordinaria piacevolezza melodica, grazie alla nuova edizione dedicata alla “musica, le donne e il mare”:

  • L’opera mascagnana che sarà data alle scene quest’anno il 31 luglio e il 1 agosto è L’Amico Fritz, nell’incantevole location del Lago Alberto di Guasticce, a pochi km da Livorno; i protagonisti del cast, diretto dalla Maestra Giovanna Fratta, saranno gli allievi della Mascagni Academy, accademia di alto perfezionamento per cantanti lirici. #Mascagnifuoriporta
  • Diversi i concerti dedicati al Verismo e alla cosiddetta “Giovane Scuola”, tra cui Melodie Salmastre, il 7 luglio a Campiglia Marittima, Viaggio nella lirica, il 3 agosto a Bolgheri e Mimì e le altre, il 10 agosto a Bibbona; tutti saranno eseguiti dai solisti della Mascagni Academy, accompagnati da grandi pianisti e ensemble orchestra del Teatro Goldoni di Livorno.

Tornando sul versante adriatico della Penisola, più o meno alla stessa latitudine, un altro festival noto in tutto il mondo è pronto a ripartire con un programma ricchissimo e ghiotto, come lo era, d’altronde, il protagonista da lui celebrato, Gioacchino Rossini: a Pesaro anche quest’anno il Rossini Opera Festival sazierà la “fame musicale” di migliaia di visitatori appassionati dell’inconfondibile genio rossiniano, giunti per questo da ogni parte del mondo:

  • Due le opere alla Vitrifrigo Arena, la solenne e grandiosa Moïse et Pharaon, che aprirà il festival a partire dal 9 agosto, con Giacomo Sagripanti sul podio dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai e del Coro del Teatro Ventidio Basso, regia di Pier Luigi Pizzi, con la collaborazione di Massimo Gasparon, coreografie di Gheorghe Iancu; e l’Elisabetta Regina d’Inghilterra, a partire dall’11 agosto, diretta da Evelino Pidò, alla guida dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai e del Coro del Teatro Ventidio Basso, messa in scena da Davide Livermore, scene di Giò Forma, costumi di Gianluca Falaschi, lluci di Nicolas Bovey e videodesign di D-Wok.
  • Il Signor Bruschino, a partire dal 10 agosto, invece, sarà in scena al Teatro Rossini, nel centro della città, con la bacchetta di Michele Spotti a dirigere la Filarmonica Gioachino Rossini in uno spettacolo ideato da Barbe & Doucet, con le luci di Guy Simard. Un capolavoro dalle sonorità briose e dallo spirito comico che la rendono godibile anche per un neofita assoluto dell’opera italiana.
  • Come ogni anno l’Accademia rossiniana “Alberto Zedda”, in attività dal 5 luglio al 19 luglio al Teatro Sperimentale, si concluderà con il consueto Concerto finale e con la realizzazione del Viaggio a Reims, il 15 e 18 agosto al Teatro Rossini, ideato da Emilio Sagi e ripreso da Matteo Anselmi.
  • Lo Stabat Mater del Cigno di Pesaro sarà, quest’anno, eseguito in una particolare versione il 20 agosto alla Vitrifrigo Arena, in forma scenica, con la direzione di Jader Bignamini alla testa della Filarmonica Gioachino Rossini e del Coro del Teatro Ventidio Basso, con regia, scene e costumi di Massimo Gasparon. Il cast sarà così assortito: soprano Giuliana Gianfaldoni, mezzosoprano Vasilisa Berzhanskaya, tenore Ruzil Gatin e basso Riccardo Fassi.

La discesa verso Sud è paragonabile solo alla scalata verso l’olimpo musicale del Barocco; da sempre Puglia è sinonimo di cultura musicale: ancora di più grazie al 47° Festival della Valle d’Itria “Fiat Lux”, durante il quale, a partire dal 17 luglio al 5 agosto, nella meravigliosa città di Martina Franca, sui palcoscenici di Palazzo Ducale, polo principale degli spettacoli, di Chiostro San Domenico, assieme alle Masserie della Valle, luoghi magici e pieni di tradizione, si alterneranno oratori, opere, recital e concerti sinfonici.

  • Titolo di richiamo per gli appassionati di musica barocca, composta su libretto di Apostolo Zeno del 1701, la Griselda di Alessandro Scarlatti il 24 luglio, 29 luglio e 1 agosto, proprio al Palazzo Ducale di Martina Franca. L’opera festeggia quest’anno il trecentesimo anniversario del suo debutto, avvenuto al Teatro Capranica di Roma nel 1721.
  • La serata inaugurale del Festival sarà aperta con il grandissimo capolavoro La Creazione di Hydn, diretta dalla bacchetta di Fabio Luisi, in forma scenica, con la regia di Fabio Ceresa, le Scene di Tiziano Santi e i costumi di Gianluca Falaschi, Orchestra del Teatro Petruzzelli di Bari e coro Ghislieri di Pavia, al suo debutto a Martina, sotto la direzione di Giulia Prandi.
  • Terzo grande titolo è L’Angelica di Nicola Porpora, anch’essa a Palazzo Ducale il 30 luglio e il 3 agosto, opera su libretto del celebre Metastasio, sulle gesta eroiche dell’Orlando Furioso di Ariosto. Anche in questo caso, il cast non potrà far altro che conquistare un pubblico sempre più esigente ed appassionato al genere.
  • Un altro titolo, davvero d’élite, è Le Dernier sorcier di Pauline Viardot Garcia, opera da salotto, per celebrare il bicentenario della nascita della compositrice francese, in scena il 18 e 19 luglio al Chiostro di San Domenico, Martina Franca.

Con un’estate così ricca di eventi artistico-musicali sparsi per l’intera penisola, finalmente la riapertura potrà dirsi, in senso più ampio, superamento di confini mentali, scoperta di orizzonti sonori, viaggio nel senso più vero del termine, viaticum, qualcosa con cui condurre il cammino, un mezzo per trascendere se stessi e raggiungere mondi lontani, alla scoperta di quell’altrove che cambia la prospettiva della realtà di cui siamo protagonisti.

Ultime notizie