venerdì, 29 Marzo 2024

Stalking e violenza domestica, chiede aiuto al vicino con un lettera sotto la porta: arrestato convivente

Nella lettera tutto il terrore, il panico e la disperazione che la donna stava vivendo, con la speranza di un soccorso e di una via di fuga. La Corte di Cassazione ha stabilito che lo stalking non è più un aggravante in caso di omicidio e femminicidio.

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La Questura di Ascoli Piceno ha arrestato un 44enne accusato di stalking, sequestro di persona aggravato e violenza privata aggravata, nei confronti della compagna 28enne. L’ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata emessa dal GIP del tribunale di Ascoli, dopo le indagini effettuate dalla Procura.

La 28enne, residente del luogo, stava intraprendendo una convivenza con il 44enne, conosciuto da poco tempo. La donna, però, non era a conoscenza dei vari precedenti dell’uomo, quali violenza domestica e stalking. Per tali reati, il compagno era stato già precedentemente arrestato e sottoposto a misura di prevenzione di sorveglianza speciale.

L’uomo, durante il periodo di convivenza, ha iniziato ad essere sempre nervoso e violento nei confronti della compagna; non sono mancate le minacce, anche rivolte ai suoi cari, e una marcata violenza psicologica. La donna, preoccupata per la famiglia e per la sua incolumità, ha infilato una lettera di richiesta di aiuto sotto la porta di ingresso del vicino di casa. Nella lettera tutto il terrore, il panico e la disperazione che la donna stava vivendo, con la speranza di un soccorso e di una via di fuga.

Fortunatamente, il vicino ha prontamente consegnato la lettera alla Polizia. Vista la gravità della situazione, la Procura ha predisposto tutto per la massima sicurezza della donna, collocandola in una casa protetta. A seguito di indagini dettagliate gestite dalla Squadra Mobile e dalla Polizia giudiziaria, dopo sette giorni dalla richiesta di aiuto della ragazza, la Procura ha chiesto l’applicazione della misura cautelare in carcere per 44enne.

Purtroppo, proprio di recente una sentenza della Corte di Cassazione ha stabilito che lo stalking non è più un aggravante in caso di omicidio e femminicidio.

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