Sale a 157 il numero delle vittime delle inondazioni che negli ultimi giorni hanno colpito il Belgio e la Germania. Di queste, circa 90 erano nel distretto di Ahrweiler a sud di Colonia, mentre centinaia di persone sono ancora disperse.
Il livello dell’acqua è infatti rimasto alto ancora in molte città e le case continuano a crollare, causando quello che sembra il peggior disastro naturale mai avvenuto nel paese in mezzo secolo. Da quanto si apprende dalle autorità, altri 700 residenti sono stati evacuati nella tarda serata di ieri dopo la rottura di una diga nella città di Wassenberg, vicino a Colonia.
Nelle zone colpite, Vigili del Fuoco, funzionari locali e militari hanno ora iniziato il difficile lavoro di sgombero dei cumuli di detriti che intasano le strade. “Il compito è immenso”, ha ammesso il sindaco di Solingen, una città nel sud della zona della Ruhr.
Il Governo ha inoltre dichiarato che sta lavorando per istituire un fondo di aiuto speciale, per una cifra che dovrebbe raggiungere diversi miliardi di euro. La cancelliera Angela Merkel, tornata venerdì da un viaggio a Washington ha invece promesso di fornire “sostegno a breve e lungo termine da parte del governo” alle municipalità colpite”.
L’inondazione ha colpito anche i Paesi Bassi e del Belgio, dove sono morte secondo le cifre attuali 24 persone.
Before and after
Aerial views of #Altenahr in Germany's Rhineland-Palatinate state
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Priorità. #germanyfloods pic.twitter.com/bqnYWZbkXc
— Antonio (@blusewillis1) July 16, 2021