giovedì, 28 Marzo 2024

Guardia costiera turca spara su motovedetta di Cipro. Presidente della comunità: “Protegge traffico di clandestini”

Una nave di 30 metri della guardia costiera turca ha sparato colpi di avvertimento e inseguito un guardacoste cipriota a 11 miglia nautiche (circa 20 chilometri) dal porto di Kato Pyrgos Tyllirias, nord ovest dell'isola.

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Nella notte di giovedì un mezzo della Guardia costiera turca ha sparato dei colpi di avvertimento contro un guardacoste greco-cipriota al largo di Kato Pyrgos Tylliria, a nord ovest dell’isola.

Christos Andreou, portavoce della Polizia cipriota, ha riferito che l’incidente è avvenuto intorno alle 3.30 del mattino durante un regolare pattugliamento della polizia marittima di Nicosia per verificare la presenza di clandestini in arrivo dalla Turchia. L’imbarcazione, con tre persone a bordo, ha avvistato la nave della Guardia costiera turca proveniente dalla parte settentrionale dell’isola, a circa 11 miglia nautiche dal porto di Kato Pyrgos Tyllirias. Il guardacoste si è quindi avviato verso l’approdo di Tyllirias, ma la nave della Guardia costiera turca, lunga circa 30 metri, ha iniziato ad inseguirla. Secondo Andreou, l’imbarcazione di Ankara ha sparato diversi colpi di avvertimento contro i ciprioti a quattro miglia nautiche dalla costa, prima di dirigersi nuovamente verso Nord.

A seguito dell’incidente, il presidente del consiglio della comunità di Kato Pyrgos Tyllirias, Nikos Kleanthous, ha ribadito la necessità di maggiori pattugliamenti e controlli sia via mare, sia via terra. Per Kleanthous è incomprensibile che l’autorità portuale e marittima della zona sia dotata di una sola piccola imbarcazione. “La grave provocazione della Guardia costiera turca – ha detto il presidente della comunità – fa parte della protezione fornita ai trafficanti di clandestini che ultimamente sono usciti molto spesso nella zona di Kato Pyrgos Tillyria”.

Il ministero degli Esteri ha presentato dichiarazioni all’UNFICYP, la forza di peacekeeping delle Nazioni Unite a Cipro, in merito all’accaduto. Il ministro Demetris Samuel ha condannato la vicenda e ha chiesto alla forza di pace di indagare. “È prematuro – ha aggiunto – dire se l’incidente è legato al clima creato dalla Turchia in vista della visita illegale del presidente turco Recep Tayyip Erdogan nelle aree occupate”.

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