giovedì, 28 Marzo 2024

Fondazione Gimbe, +61% nuovi casi covid nell’ultima settimana: diminuiscono decessi e ricoveri

Nonostante l'impennata dei contagi, diminuiscono i decessi (-35,8%), il totale degli attualmente positivi (-4,5%), i pazienti in terapia intensiva (-16%), i ricoverati con sintomi nei reparti ordinari (-11,3%) e le persone in isolamento domiciliare (-4,3%).

Da non perdere

Sono aumenti del 61,4% i nuovi casi di coronavirus nell’ultima settimana. La buona notizia è che nonostante l’impennata dei contagi, diminuiscono i decessi (-35,8%), il totale degli attualmente positivi (-4,5%), i pazienti in terapia intensiva (-16%), i ricoverati con sintomi nei reparti ordinari (-11,3%) e le persone in isolamento domiciliare (-4,3%). Le due regioni a salvarsi dall’incremento dei nuovi contagi rispetto alla settimana precedente per la diffusione della variante Delta sono la Basilicata e la Valle D’Aosta

Questi sono i dati che emergono dal monitoraggio indipendente condotto dalla Fondazione Gimbe nella settimana dal 7 al 13 luglio in rapporto alla precedente.

“Sul fronte dei nuovi casi – spiega analizzando i numeri Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe – si registra un netto incremento settimanale, peraltro sottostimato da un’attivitĂ  di testing in continuo calo, che rende impossibile un tracciamento adeguato dei contatti”. Dall’inizio di maggio il numero di persone testate settimanalmente si è infatti progressivamente ridotto del 56,3%, passando da 662.549 a 289.869.

“Il trend dei pazienti ospedalizzati – afferma Renata Gili, responsabile ricerca sui servizi sanitari della Fondazione Gimbe – prosegue la sua discesa sia in area medica che in terapia intensiva, dove l’occupazione di posti letto da parte dei pazienti Covid si attesta al 2%”. Tutte le Regioni registrano valori inferiori al 10% per l’area medica e al 5% per le terapie intensive nelle quali sono 7 le Regioni che non contano pazienti Covid. “Gli ingressi giornalieri in terapia intensiva – spiega Marco Mosti, direttore operativo della Fondazione Gimbe – in calo da oltre 3 mesi, nell’ultima settimana hanno registrato un lieve incremento con la media mobile a una settimana che è di 7 ingressi al giorno rispetto ai 5 della settimana precedente”.

Il numero di somministrazione di vaccini nell’ultima settimana è stabile, con una media di circa 550 mila inoculazioni al giorno. L’oscillazione è nulla, secondo Gimbe, poichĂ© dipende sia dalla crescente diffidenza degli over 60 verso i vaccini a vettore adenovirale (2,7 milioni di dosi disponibili), sia per la necessitĂ  di accantonare oltre 2,16 milioni di dosi di vaccini a mRNA (Pfizer e Moderna) per i richiami, viste le incertezze sulle forniture che impongono alle Regioni continui stop & go delle agende.

Mosti chiarisce che in questo scenario la percentuale di prime dosi sul totale delle dosi somministrate è in progressiva riduzione da 4 settimane consecutive: dalle 2.955.191 prime dosi della settimana 7-13 giugno (74 per cento del totale) si è passati alle 809.518 della settimana 5-11 luglio (22 per cento del totale), con un calo del 73%.

Al 14 luglio sono state consegnate 63.659.024 dosi di vaccino anti Covid. “Al momento – sostiene la Fondazione – è impossibile fare previsioni per il 3° trimestre visto che l’ultimo aggiornamento del piano delle forniture risale allo scorso 23 aprile e, in assenza di un consuntivo ufficiale, non è noto se le 15,2 milioni di dosi non consegnate nel 2° trimestre saranno recuperate o meno nei prossimi mesi”.

Prosegue l’istituto: “Le stime di oltre 94 milioni di dosi per il terzo trimestre non sono realistiche in quanto includono 6,64 milioni di dosi del vaccino di CureVac che non ha superato i test clinici e 42 milioni di dosi di vaccini a vettore adenovirale per i quali è stata ventilata la sospensione delle consegne per mancato utilizzo da parte delle Regioni. In altri termini, nel terzo trimestre potremmo disporre solo di 45,5 milioni di dosi di vaccini a mRNA, anche se la Ue ha chiesto maggiori forniture e il premier Mario Draghi si è speso per potenziare gli arrivi in Italia”.

Al momento il totale delle somministrazioni effettuate è di quasi quota 60 milioni. Sono poco piĂą di 25 milioni i cittadini che hanno completato invece l’intero ciclo vaccinale.

Ultime notizie