Michele Colosio, volontario 42enne che da 10 anni si divideva tra il Messico e l’Italia, è stato ucciso a colpi di pistola mentre andava a fare la spesa nei pressi di casa sua, a San Cristobal de Las Casas, in Chiapas. È successo nella notte fra l’11 e il 12 luglio. Colosio aveva 42 anni, era originario di Borgosatollo, da dieci anni viveva tra Brescia e Messico, dove lavorava a progetti di cooperazione e volontariato.
Fin ad ora, in Italia sono arrivate notizie confuse, e anche la famiglia dell’uomo sa poco. Le prime notizie le ha riferite il Giornale di Brescia; racconta che la madre Daniela è al telefono con il Consolato e l’Ambasciata dalla notte scorsa. Anche numerosi italiani che vivono e operano nello stesso luogo l’hanno contattata.
Michele, ex tecnico di radiologia al Civile di Brescia, aveva sacrificato la sua vita per dedicarsi a un piccolo podere in Messico in cui si occupava di allenare animali da cortile, inoltre progettava interventi per l’istruzione dei bambini poveri. Ciò che è importante capire ora, è se i suoi progetti di volontariato e cooperazione siano entrati in conflitto con altri interessi.
Tra le ipotesi anche quella di una rapina finita male. Secondo una prima ricostruzione dell’omicidio avvenuto intorno alle 22, i colpi di arma da fuoco sarebbero stati esplosi da un uomo su una motocicletta. Nonostante l’immediato soccorso e la corsa in ospedale, è morto poco dopo a causa delle gravi ferite riportate.