venerdì, 19 Aprile 2024

Olio venduto come “diesel”, maxi evasione fiscale: 4 arresti sequestrati beni per 128 milioni di euro

Frode fiscale da 11 milioni di euro, in manette 4 persone. Cinque indagati avevano chiesto il reddito di cittadinanza.

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Oggi la Guardia di Finanza ha arrestato 4 persone e sequestrato denaro e altri beni per un totale di 128 milioni. Le accuse vanno dall’autoriciclaggio alla frode fiscale, dal contrabbando internazionale di carburanti all’intestazione fittizia di beni.

In particolare, il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Nocera Inferiore ha disposto gli arresti domiciliari per quattro persone ed emesso misure cautelari per 32 società riconducibili alle organizzazioni criminali.

Sono stati vincolati tra Lombardia, Abruzzo, Lazio, Campania e Basilicata 27 veicoli usati per il trasporto di carburanti, quote societarie, compendi di nove imprese, due depositi commerciali, dieci impianti di distribuzione, un’imbarcazione di lusso.

I 59 indagati avrebbro importato da Ungheria, Croazia e Slovenia oltre 20 milioni di litri di olio anticorrosivo e preparazioni lubrificanti non soggetti ad accise. Questi prodotti dopo un processo di adulterazione divenivano benzina e diesel in vendita dai distributori no logo.

Le accise invisibili al Fisco hanno determinato un’evasione di oltre 11 milioni, le vendite alla pompa hanno causato una perdita per lo Stato italiano di quasi 99 milioni.

Analisi di operazioni sospette, incrocio delle banche dati e accertamenti bancari hanno consentito di monitorare i profitti delle società, più di tre milioni, accumulati in due anni.

Cinque indagati, sconosciuti all’Erario, hanno presentato la domanda per il reddito di cittadinanza.

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