giovedì, 25 Aprile 2024

Cina, chiusi decine di account Lgbt+ su WeChat

Decine di account Lgbt+ sono stati chiusi sulla piattaforma WeChat, le ragioni sembrerebbero di natura politica.

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Si tratta del Whatsapp dell’Estremo Oriente: WeChat, un popolare social media cinese che si trova nell’occhio del ciclone. Infatti, la piattaforma ha chiuso numerosi account di tematiche Lgbt+, gestiti da studenti universitari e organizzazioni non governative, sollevando il timore di una stretta da parte di Pechino in merito ai contenuti di orientamento sessuale.

La fondatrice di uno dei gruppi, in modo anonimo, ha rivelato che WeChat ha inviato un avviso ai gestori degli account dove affermava che le regole, senza specificare quali, fossero state violate con la conseguenza della chiusura di numerosi account.

Per il momento è un mistero se si tratti di una decisione delle autorità cinesi, ma non sembra un caso arrivi di pari passo con il rafforzamento dei controlli del partito, che tenta di silenziare chi potrebbe criticarlo. Il Partito comunista ha depenalizzato l’omosessualità nel 1997, ma le persone che fanno parte della comunità Lgbt+ ancora subiscono discriminazioni. Secondo la fondatrice del gruppo, il clima è e sarà sempre più oppressivo, dicendo che le università avevano chiesto agli studenti due mesi fa di chiudere gli account e di evitare di citare i nomi degli istituti.

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