giovedì, 25 Aprile 2024

Cuneo, arrestato ex sindaco Maiolo: spreco di denaro pubblico e condotte illecite

Renato Maiolo, ex sindaco di Santo Stefano Roero, è stato arrestato insieme alla segretaria comunale, un geometra ed un architetto con le accuse di truffa aggravata ai danni dello Stato, turbativa d'asta, falsità materiale ed ideologica in atti pubblici e peculato.

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Renato Maiolo, ex sindaco di Santo Stefano Roero, in provincia di Cuneo, è stato arrestato dalla Guardia di Finanza, con le accuse di truffa aggravata ai danni dello Stato, turbativa d’asta, falsità materiale ed ideologica in atti pubblici e peculato. Sono stati fermati anche Anna Maria Di Napoli, segretario comunale, un architetto ed un geometra. L’accusa ipotizza un sistema di sprechi di denaro pubblico e condotte illecite negli ultimi 15 anni, quelli dei diversi mandati di Maiolo: la condotta era di fatto diventata una prassi, tanto da causare un deficit finanziario di oltre 1,3 milioni al Comune, commissariato da settembre 2020.

Tutti gli indagati sono agli arresti domiciliari, con sequestro preventivo di beni per un valore complessivo di oltre 70mila euro. Nei prossimi giorni saranno sottoposti all’interrogatorio di garanzia. A disporre le misure di ordinanza cautelare il Gip del Tribunale di Asti, Francesca di Naro.

Le accuse

Secondo gli inquirenti: «in quindici anni l’amministrazione comunale è stata destinataria di circa 15 milioni di euro di finanziamenti statali, canalizzando ingenti contributi pubblici per la realizzazione di opere edilizie, talvolta inutili o inutilizzate. Ad esempio la costruzione di un’area camper sprovvista di strada per l’accesso. Oppure l’accensione di un mutuo, nonostante l’enorme dissesto, per realizzare un campo sportivo su un altro già esistente, ad oggi del tutto inutilizzato».

All’interno delle progettazioni delle varie opere, venivano inserite spese ingiustificate e gonfiate, per ottenere, ingiustamente, profitti personali. Il tutto a danno delle risorse comunali. Le gare venivano assegnate sempre agli stessi professionisti«Tale attivismo per la realizzazione di opere pubbliche – spiega la Finanza – ha permesso da un lato ai professionisti di guadagnare maggiori profitti, dall’altro all’ex sindaco di ottenere consensi tra la cittadinanza, tanto da consentirgli di ricoprire a lungo la carica di primo cittadino e riuscendo così a consolidare una gestione privatistica del Comune con comportamenti anche intimidatori nei confronti di diversi dipendenti comunali».

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