Il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, è intervenuto su due temi al centro del dibattito pubblico attuale, la temuta variante Delta che sta costringendo molti Paesi a rivedere l’allentamento delle restrizioni, e il tanto attesto e sospirato Green Pass, necessario per godere di una meritata vacanza dopo il difficile anno appena trascorso.
È probabile, ha sottolineato Sileri, che con l’avanzata della variante Delta in Italia si debba “rimodulare il Green pass dopo la prima dose di vaccino. Questo però lo lasciamo dire agli scienziati e aspetterei un paio di settimane. Ma se è vero che la protezione da questa variante c’è dopo due dosi di vaccino, è chiaro che, oltre a correre con le seconde dosi, dobbiamo rimodulare il Certificato verde. Al momento è prematuro dirlo”.
“Aspetterei 14 giorni per l’analisi dei dati che arrivano del Regno Unito e per il controllo della prevalenza della variante Delta in Italia, attualmente vicina al 20%. Aspettiamo di capire di quanto sale in una settimana. E poi una riflessione su questo la farei”, ha aggiunto Sileri.
Il Sottosegretario alla Salute si è soffermato anche sulla seconda dose dei vaccin: “Cercherei di stare più vicino alle 3 settimane per il richiamo per Pfizer e 4 settimane per Moderna, rispetto ai 42 giorni. In maniera molto dinamica, se abbiamo allungato prima, per avere più dosi con la terza ondata in corso, adesso conviene stare più vicini ai 21-28 giorni per garantire la seconda dose quanto prima”.
Secondo Sileri, garantire il Green pass con una sola somministrazione di vaccino non è stato un errore perché “quando è stato formulato i dati mostravano che andava bene”. Quella contro Covid, ha aggiunto, “è una battaglia dinamica. Il virus è dinamico e noi dobbiamo essere pronti ad adattarci. Al momento non serve una modifica del passaporto verde, ma va messa in cantiere. L’analisi dei dati ce lo dirà”.
“Verosimilmente – ha concluso – ma qui parla più il medico del politico, bisognerà modificarlo se si conferma l’efficacia del vaccino contro la variante Delta con la seconda dose. A quel punto bisognerà introdurre un Green pass con una seconda dose fatta”.