Una donna 45enne dopo 30 anni di violenze fisiche e psicologiche da parte del marito, trova il coraggio di denunciare. Un matrimonio, celebrato in Kosovo e voluto dalle rispettive famiglie, dal quale la donna non ha trovato la forza di uscirne prima d’ora, temendo ritorsioni.
Con il trasferimento in Italia, in Trentino per la precisione nel 2013, sono cominciati quei lunghi 30 anni di violenze protrattisi fino a poche settimane fa quando la donna si è rivolta alla Squadra Mobile di Trento.
Secondo quanto ha raccontato la donna, il coraggio di denunciarlo lo avrebbe trovato il 31 maggio quando, durante una lite, il marito l’ha colpita più volte in maniera molto violenta e dal momento in cui ha iniziato a minacciare anche i due figli. La donna ha anche rivelato di essere stata picchiata al punto di non riuscire a muoversi, trovando difficoltà a salire le scale del suo appartamento.
La Procura ha disposto il divieto di avvicinamento al marito 49enne. L’uomo dovrà rispettare la distanza minima di 500 metri dalla donna, e stare lontano dai luoghi frequentati dalla moglie, abitazione e posto di lavoro compresi.