venerdì, 29 Marzo 2024

Britney Spears in tribunale per sottrarsi al padre padrone: “Merito di essere felice”

La popstar è apparsa in tribunale per chiedere di porre fine alla tutela legale affidata al padre Jamie, di cui è "in ostaggio" da circa 13 anni. 

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Ho detto al mondo intero che sto bene e sono felice. È una bugia. Pensavo che dicendolo abbastanza forse sarei diventata felice, ma non volevo ammetterlo. Ero sotto shock”. Britney Spears è finalmente apparsa in tribunale, anche se virtualmente, per chiedere di porre fine alla tutela legale affidata al padre Jamie, che la terrebbe “in ostaggio” da circa 13 anni.

“Sono traumatizzata. Ora vi dico la verità, ok? Non sono felice. Non riesco a dormire. Sono arrabbiata da matti. E sono depressa. Piango ogni giorno“. Durante l’udienza, svoltasi alla Stanley Mosk Courthouse di Los Angeles, la popstar ha effettuato un lungo ed emozionante discorso senza filtri, in cui ha denunciato gli abusi subiti dalla sua famiglia.

Jamie Spears dal 2008 ha infatti una conservatorship, ovvero una tutela legale generalmente concessa ai tutori di chi ha disturbi mentali ed esercitata dall’uomo dopo che la cantante ebbe una crisi emotiva.

Da allora Britney Spears, nonostante gli enormi guadagni frutto della sua carriera, è stata costretta a vivere in una piccola casa a Beverly Hills e a lavorare contro la sua volontà. Inoltre è stata privata di ogni suo possesso come la carta di credito, i contanti, il telefono e il passaporto.

A sostenere la popstar fuori dal Tribunale una folla parte del movimento #FreeBritney, che con cartelli e amplificatori hanno chiesto a gran voce la liberazione della cantante dalla prigionia paterna. Ora è tutto in mano ai giudici, che dovranno esprimersi sulla richiesta.

 

 

 

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