Secondo l’Oms, “La variante Delta è significativamente più trasmissibile rispetto alla variante Alpha. Si prevede che diventerà un lignaggio dominante se le tendenze attuali continueranno”. Anche l’Ecdc – Centro europeo per la prevenzione ed il controllo delle malattie – sempre sulla base di prove scientifiche attendibili, si “schiera a favore” della tesi dell’Organizzazione della sanità; difatti “la variante delta è più trasmissibile di altre varianti circolanti e stimiamo che entro la fine di agosto rappresenterà il 90% di tutti i virus SARS-CoV-2 in circolazione nell’Unione europea”.
L’infettivologo Matteo Bassetti si dice preoccupato per le conseguenze che questa nuova variante possa avere su chi non è vaccinato. E a proposito di vaccini: “Eviterei di parlare di terza dose, dobbiamo chiamarla dose di richiamo annuale, come si fa il vaccino contro l’influenza. Poi ci auguriamo che arrivino vaccini che coprono entrambi, influenza e coronavirus”.
“La ripresa dei contagi ci sarà e sarà tanto più grande quanto maggiore sarà il numero delle persone che non si vaccineranno. Ho molta paura per la variante Delta sui non vaccinati; oggi abbiamo 30 milioni di persone vaccinate, è verosimile che ne avremo 45 alla fine dell’estate, vaccinate con 2 dosi. Ma forse il 70% del gregge vaccinato non basta con la variante Delta, dobbiamo crescere e arrivare all’80-90%”, aggiunge.
“La mia paura è per quel 20% che non si vuole o non si può vaccinare. Avremo casi in autunno, è fisiologico. Il rischio è avere forme più aggressive sui non vaccinati rispetto a quello che abbiamo visto fino a oggi“, afferma ancora.
“La variante Delta è anche capace di fare il salto con l’asta e infettare anche qualche vaccinato“, ha detto questa mattina il professor Massimo Galli, responsabile di malattie infettive del Sacco di Milano, a L’aria che tira – Estate esprimendo i propri timori sui rischi connessi all’aumento della diffusione della variante Delta: “Ha una capacità di circolazione superiore a quella della variante inglese, la vaccinazione ha portato risultati e una certa barriera ce l’abbiamo: però questa variante è anche capace di fare il salto con l’asta e andare a infettare persone già vaccinate seppur in maniera molto mite. Siamo nella condizione di individuare i focolai e limitare il fenomeno“.
“Per prevalere sulle varianti precedenti, c’è bisogno di varianti con una migliore capacità diffusiva. Una variante, per affermarsi, deve diffondersi meglio delle altre. E’ l’obiettivo che sta cercando di raggiungere il virus, senza badare ad essere meno nocivo o meno letale. Il virus non ha bisogno di conservarci, ahimé, e questa è la cosa che preoccupa“, spiega Galli.
Sull’obbligo di usare sempre la mascherina all’aperto che sparisce dal 28 giugno, Galli attacca: “La mascherina è uno strumento, trasformarla in un bavaglio non ha senso. È una questione di buonsenso di cui si è fatta una questione politica. C’è qualcuno che evidentemente non rinuncia alla possibilità di raggranellare qualche voto e qualche benevolenza in più“. E sul futuro: “Credo che avremo un autunno migliore, la barriera delle vaccinazioni è importante. La mascherina ha dimostrato un’incredibile efficacia, abbiamo totalmente saltato un’intera stagione influenzale per santa mascherina vergine martire. Credo che difficilmente uscirà dal costume“.