venerdì, 29 Marzo 2024

Discriminazione femminile, Draghi: “Immorale e ingiusta Entro il 2026 almeno 7 miliardi per combatterla”

Il premier Mario Draghi è intervenuto con un videomessaggio al "Women Political Leaders Summit". Il leader ha definito la discriminazione femminile "immorale ed ingiusta", auspicando all'emancipazione che sarà il tema della conferenza ministeriale per il G20.

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Il premier italiano Mario Draghi è intervenuto con un videomessaggio al “Women Political Leaders Summit”, la rete globale di leader politici femminili che da anni si pone come mission quella di aumentare sia il numero che l’influenza delle donne nelle posizioni di leadership politica.

Ogni giorno milioni di ragazze si trovano a dover imparare, a proprie spese, che non possono realizzare i propri sogni. Devono subire discriminazioni, a volte anche violente. Devono accettare anziché scegliere, devono obbedire anziché inventare. Solo perché sono donne. Questa situazione non solo risulta immorale ed ingiusta, ma rappresenta anche un atteggiamento miope. Le nostre economie stanno perdendo alcuni dei nostri talenti migliori. Le nostre società si stanno lasciando sfuggire alcune delle migliori leader del futuro.” Queste le parole di Draghi.

Dobbiamo assicurare la parità di condizioni nel mercato del lavoro e colmare il divario di retribuzione tra i generi ed aumentare il numero di donne in posizioni di responsabilità. […].  Il nostro obiettivo in Italia è quello di investire, entro il 2026, almeno 7 miliardi di euro per la promozione dell’uguaglianza di genere“, prosegue nel messaggio Mario Draghi.

Inoltre il premier italiano ha proseguito il suo messaggio per il “Women Political Leaders Summit”, parlando delle leader italiane: “Il nostro governo vanta il numero più alto di sottosegretarie donne nella storia d’Italia. Abbiamo anche nominato una donna come capo dei servizi segreti per la prima volta in assoluto. In ogni caso, questi sono solo dei primi passi. Quest’anno l’Italia ha la presidenza del G20. Ad agosto terremo una conferenza ministeriale sull’emancipazione femminile per la prima volta nella storia del G20. Vogliamo aiutare le leader femminili in tutto il mondo a favorire l’emancipazione di altre donne”.

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