“Raggiunto il 50% della popolazione con la prima dose di vaccino, almeno a tre settimane da quella soglia potremmo togliere la mascherina all’aperto purché non ci siano assembramenti” – questa la proposta del sottosegretario della Salute, Pierpaolo Sileri al Cts. Una richiesta questa che segnerebbe un altro piccolo passo verso il ritorno alla normalità. Un’idea che, sempre con responsabilità e buon senso, potrebbe far ripartire tanti settori che, adesso, rimangono ancora penalizzati dall’uso della mascherina.
Una scelta, comunque, che dovrebbe spettare al Ministro della Salute, Roberto Sparanza in accordo con il Cts, sulla base di dati certi e concreti su quello che succederà nelle prossime settimane.
Il Presidente della Campania, Vincenzo De Luca, che in questa Pandemia è stato più volte il “bastian contrario” di molte decisioni prese dal governo, anche questa volta afferma che farà di testa sua: “In Campania manterremo l’obbligo della mascherina all’esterno anche in estate. A volte si determinano i meccanismi imitativi, se si decide che è facoltativo togliere o mettere la mascherina alla fine ci saranno soprattutto ragazzi che saranno imbarazzati a camminare con la mascherina quando la gran parte dei loro colleghi non lo fa”.
De Luca, se da una parte invita tutta la popolazione a vaccinarsi, dall’altra, sempre alquanto pessimista, mette in guardia su ciò che potrebbe accadere a settembre: “Tutta questa allegria che abbiamo per le riaperture, tutta questa ricreazione rischia di essere interrotta fra fine settembre e inizio ottobre. Non credo che avremo la stessa situazione che c’è stata dopo la scorsa estate, perché bene o male sono state somministrate milioni di dosi di vaccino, ma ancora una volta dobbiamo far funzionare la ragione”. Per il Presidente, quindi, meglio tenere le mascherine durante tutta l’estate, perché pronostica che “si rischierà di avere nuovi contagi e nuova emergenza, perché tra il 15 e il 20% degli italiani non si è vaccinato per propria scelta, perché avremo l’apertura dell’anno scolastico con tutti gli studenti in presenza e per la presenza di varianti Covid”.
Forse allora, il problema non saranno davvero solo le mascherine. Forse dipenderà anche dai vaccini, infatti: “Il problema che mantiene aperto la Regione Campania è il problema che riguarda la vaccinazione per la fascia d’età 12-17 anni, rispetto alla quale non ci muoveremo se non avremo garanzie e certezze assolute e non questo chiacchiericcio confuso che abbiamo ancora oggi”.