giovedì, 25 Aprile 2024

Barcellona, Draghi all’Europa: “C’è un ritorno alla crescita +4,2% il Pil dell’Ue”

Il Presidente del Consiglio al Cercle d'Economia a Barcellona, dove ha ricevuto il premio per la costruzione europea, per la sua azione da presidente della Bce.

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Il Presidente del Consiglio Mario Draghi è intervenuto al Cercle d’Economia a Barcellona, dove ha ricevuto il premio per la costruzione europea, assegnato nella sua prima edizione al presidente del Consiglio italiano per la sua azione da presidente della Bce.

La cerimonia si è tenuta nell’ambito della XXXVI riunione annuale del Cercle d’Economia, un foro aperto di discussione sui grandi temi dell’economia, della società e della cultura.

Gli sforzi vaccinali ci hanno permesso di riaprire le nostre economie – ha detto DraghiC’è un ritorno alla crescita. Secondo le previsioni della Commissione europea, quest’anno il prodotto interno lordo dell’Ue crescerà del 4,2%. In Italia e in Spagna, si prevede un aumento rispettivamente del 4,2% e del 5,9%. Queste previsioni potrebbero essere riviste al rialzo, con il ritorno della fiducia fra le imprese e le famiglie”.

Il protrarsi della situazione di incertezza significa che le ragioni per mantenere una politica monetaria e fiscale espansiva restano convincenti. Il nostro obiettivo minimo deve essere quello di riportare l’attività economica almeno in linea con la traiettoria precedente alla pandemia. Solo allora potremo dire di aver superato gli effetti del Covid sulle nostre società e sull’occupazione – afferma il premier italiano – “Tuttavia secondo le previsioni attuali non sarà possibile raggiungere tale obiettivo senza ulteriori sforzi. Dobbiamo quindi agire rapidamente ed efficacemente“.

Le prospettive complessivamente favorevoli nascondono alcuni rischi significativi. Benché la situazione pandemica sembri sempre più sotto controllo, siamo ancora lontani dalla fine – chiarisce – Gli sforzi vaccinali finora si sono concentrati nel mondo ricco. Solo lo 0,3% di dosi nei paesi a basso reddito, mentre i più ricchi hanno distribuito l’85%, una differenza non solo è eticamente ingiusta, è anche molto pericolosa. Finché il virus continuerà a circolare liberamente, ci sarà sempre rischio nuove varianti. Una o più potrebbero essere resistenti ai nostri vaccini, compromettendo le campagne“.

Draghi afferma che “dopo un lungo periodo in cui l’inflazione mondiale è rimasta troppo bassa, di recente è iniziata ad aumentare. Il tasso di inflazione nell’area Ocse ha raggiunto il 3,3% in aprile, in aumento rispetto al 2,4% di marzo, il più alto dal 2008. La maggior parte degli economisti ritiene che tale effetto sia temporaneo. Dobbiamo restare vigili di fronte alla possibilità che nel futuro le aspettative di inflazione possano variare. Dobbiamo inoltre monitorare il rischio di divergenza tra l’economia dell’area euro e quella Usa, e le conseguenze per la posizione delle rispettive banche centrali“.

Nel pomeriggio, invece, si terrà al Foro di dialogo italo-spagnolo, un appuntamento annuale che riunisce, alternativamente in Spagna e in Italia, i rappresentanti di alto livello del settore politico, accademico, imprenditoriale, economico e della comunicazione.

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