Commenta così Giovanna Botteri, inviata speciale Rai a Pechino sulla vicenda che ha travolto la vice presidente degli Usa Kamala Harris. Delle esternazioni sul tema dell’immigrazione che, secondo la giornalista, potrebbero costarle la carriera futura.
“Kamala Harris è giovane, molto forte e popolare. Averla messa su un dossier così difficile, così controverso e così rischioso come quello sull’immigrazione può essere letto in due modi: o Biden in qualche modo la voleva mettere alla prova davanti al paese, con un atto di fiducia per prepararla agli occhi degli americani come la possibile prossima presidente, oppure – è la teoria di qualcuno più cattivo – può essere stato anche un modo per fregarla”.
Questa l’analisi dell’inviata, alla quale aggiunge: “(…) Questa è la prima trappola in cui è caduta, e il primo rischio che ha affrontato e che ora necessariamente paga”. Per la giornalista, è’ evidente che la Harris “si stia giocando il suo futuro politico su questa vicenda, ed è anche evidente che questa sua uscita sia stata tra virgolette candida”
Il problema dunque “non è lei che dovrebbe essere di sinistra e che ha detto una frase di destra, ma è come lei ha gestito la situazione. Si sta un po’ giocando il suo futuro. Lei ha avuto il dossier più difficile perché la questione dell’immigrazione è molto difficile -analizza la Botteri- Io ricordo un piano fatto sull’immigrazione dal presidente George W. Bush e da Edward Kennedy, quindi assolutamente trasversale, con cui si cercava di sanare la situazione di 12 milioni di immigrati che vivevano negli Usa da una vita: ebbene, non passò”.
In conclusione, “questo è un dossier divisivo, su cui tu non riesci ad avere la maggioranza, su cui ci sono posizioni contrastanti e lei, nella sua prima vera grande uscita di politica nazionale, è caduta su quel ‘non venite, non venite’. Adesso per lei la strada è tutta in salita”.