giovedì, 25 Aprile 2024

Russia, firmata la legge per uscire da Open Skies

Putin firma la legge per uscire dall'accordo internazionale che promuove la trasparenza sulle attività militari. Gli USA avevano abbandonato Open Skies a novembre 2020

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Vladimir Putin ha firmato la legge per ritirare ufficialmente la Russia dal Trattato sui Cieli Aperti Open Skies, l’accordo internazionale per promuovere la trasparenza sulle attività militari. Il documento è stato pubblicato lunedì sul portale ufficiale delle informazioni legali.

Il 19 maggio, la camera bassa del parlamento russo aveva adottato all’unanimità il disegno di legge, esito raggiunto anche dalla camera alta il 2 giugno.

Gli Stati Uniti si erano già ritirati dal Trattato sui Cieli Aperti nel novembre 2020, citando delle presunte violazioni delle sue clausole da parte di Mosca. Il 15 gennaio, il ministero degli Esteri russo aveva annunciato che la Russia stava avviando procedure interne per recedere dal Trattato, decisione motivata dall’inerzia nella rimozione degli ostacoli per la sopravvivenza degli accordi dopo il ritiro di Washington.

Gli Stati Uniti hanno però procrastinato annunciando ad aprile di non aver ancora fatto una scelta definitiva ed innescando un ping pong di accuse con la Russia: Washington ha accusato Mosca di aver aderito selettivamente ad Open Skies e di aver violato una serie di sue disposizioni; Mosca, a sua volta, ha espresso lamentele sull’attuazione del trattato da parte di Washington.

Il Trattato sui Cieli Aperti è stato siglato nel marzo 1992 a Helsinki da 27 paesi membri dell’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE). Entrato in vigore nel 2002, consente ai membri di effettuare voli di sorveglianza disarmati e con breve preavviso sui territori dei paesi firmatari e raccogliere informazioni sulle reciproche forze militari con lo scopo di aumentare la trasparenza e saldare la fiducia fra gli Stati.

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