giovedì, 25 Aprile 2024

Processo d’Appello trattiva Stato-mafia: Procura chiede 12 anni per Dell’Utri e Mori

Al processo di oggi, ha partecipato anche Giovanni Brusca da una località riservata. L'ex boss mafioso è stato scarcerato per fine pena la settimana scorsa, dopo 25 anni di detenzione

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La Procura Generale di Palermo ha chiesto alla Corte d’Assise d’appello di confermare le condanne inflitte in primo grado al boss Leoluca Bagarella, all’ex senatore Fi Marcello Dell’Utri, al capomafia Antonino Cinà e agli ex ufficiali de Ros Mario Mori e Antonio Subranni.

Tutti imputati di minaccia a Corpo politico dello Stato, nel processo sulla trattativa Stato-mafia. Nel primo grado, Bagarella è stato condannato a 28 anni di carcere. I due ex Carabinieri, Dell’Urti e Cinà a 12 anni.

Otto anni la pena inflitta all’ex capitano del Ros Giuseppe De Donno. Le accuse per l’ex boss Giovanni Brusca vennero dichiarate prescritte. Invece, il figlio dell’ex sindaco mafioso di Palermo Massimo Ciancimino ebbe 8 anni per calunnia, accusa dichiarata prescritta in appello.

Al processo di oggi, ha partecipato anche Giovanni Brusca da una località riservata. L’ex boss mafioso è stato scarcerato per fine pena la settimana scorsa, dopo 25 anni di detenzione, con 45 giorni di anticipo, liberazione che ha sollevato un mare di polemiche e riflessioni sulla Giustizia in Italia.

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