È morto l’ex segretario della Confederazione Generale Italiana del Lavoro (CGIL) Guglielmo Epifani. Nato a Roma nel 1950, era laureato in Filosofia con una tesi sull’esponente socialista Anna Kuliscioff.
Cominciò a lavorare nella casa editrice del sindacato, per poi rappresentare i poligrafici e divenire, infine, il primo socialista al timone della CGIL.
Segretario del Partito Democratico per due anni e mezzo, poi passato a Liberi e Uguali, di cui era parlamentare.
“Per la CGIL è una mancanza grave, ha dato la sua vita a CGIL e sindacato”, è il messaggio dell’attuale segretario della CGIL Maurizio Landini. Cui si associano i suoi colleghi della Confederazione Italiana Sindacati Lavoratori (CISL) Luigi Sbarra: “Epifani è stato un grande sindacalista, un politico bravo, competente lucido e raffinato, lascia un vuoto incolmabile” e della Unione Italiana del Lavoro (UIL): “Perdiamo un amico e una persona perbene impegnata in tante battaglie”. Una “battaglia” fu quella del 2002 contro l’abolizione dell’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori.