Da oggi, altre quattro regioni passano in zona bianca: Veneto, Abruzzo, Liguria e Umbria abbandonano le restrizioni in anticipo di due settimane. Nel frattempo, l’Italia gialla deve accontentarsi dello spostamento alle 24 del coprifuoco in attesa dell’abolizione prevista per il 21 giugno.
Per le sette regioni in zona bianca, dal 7 giugno nessun limite di commensali per i tavoli dei ristoranti all’aperto, mentre resta a sei il limite per quelli negli spazi interni. I locali pubblici potranno osservare orari liberi. Riaprono anche parchi a tema, sale giochi, centri scommesse e piscine al chiuso.
Per quanto riguarda le discoteche, una decisione è attesa per domani: la riunione per valutarne l’apertura è fissata all’8 giugno; se non verrà raggiunto un accordo entro il giorno 21, il primo luglio i gestori apriranno i loro locali come “un atto di disobbedienza civile”, come ha annunciato Maurizio Pasca, presidente del Silb, il sindacato dei gestori dei locali da ballo.
Per il 14 giugno è previsto il passaggio alla fascia di basso rischio di Lombardia, Lazio, Piemonte, Puglia, Emilia Romagna e Provincia di Trento. Dal 21 anche il resto della Penisola si tingerà di bianco, ad eccezione della Valle d’Aosta.