Il riscatto chiesto dai rapinatori di Giovanni Calì è di mezzo milione di dollari. Si tratta dell’ingegnere italiano sequestrato ad Haiti nel cantiere dove stava lavorando. Una richiesta più alta rispetto alla media di quanto chiesto finora in altri episodi di rapimento in uno dei Paesi più poveri al mondo. Negli ultimi anni tantissimi sono stati i sequestri a scopo estorsivo, infatti solo l’anno scorso ce ne sono stati ben 243.
L’ingegnere Calì, 74 anni, di Catania, si trovava ad Haiti per conto della ditta di costruzioni Bonifica Spa, con sede a Roma, e si stava occupando della costruzione di una strada. Con lui è stata rapita un’altra persona, un tecnico, di nazionalità haitiana.
Molto probabilmente questa trattativa potrebbe durare alcune settimane. Si rimane fiduciosi che tutto possa andare a buon fine, come tutti i sequestri di altri europei nella zona.
Nella città natale di Calì, Catania, si vivono ore d’ansia. La famiglia del professionista non proferisce parola, e resta solo in contatto con la Farnesina e con la sua Unità di crisi.
“Spero in una soluzione rapida e serena per tutti, soprattutto per lui, per la sua famiglia e per i suoi amici”, ha detto il governatore della Sicilia, Nello Musumeci, che con l’ingegnere ha lavorato per diversi anni quando era Presidente della giunta della Provincia di Catania. “È stato in quegli anni – ricorda Musumeci – un grande assessore e un ottimo dirigente. Ha studiato a Catania e si è perfezionato al Politecnico di Torino, un professionista di altissimo livello, che si è formato lavorando nelle più grandi imprese di livello internazionale. Sono vicino alla sua famiglia e spero con tutto il cuore che si arrivi a una soluzione serena per tutti e in tempi rapidi”.
“Conosco da parecchi anni Vanni Calì, il suo signorile tratto umano e la grande competenza professionale. Quello di cui è vittima è un episodio che lascia sgomenti per cui auspichiamo una rapida soluzione, affinché il professionista, molto noto a Catania, possa presto riabbracciare i suoi familiari comprensibilmente angosciati e rasserenare i tanti suoi amici, preoccupati da questa incresciosa vicenda”, ha commentato il sindaco di Catania, Salvo Pogliese.