X Factor 2021 conferma la giuria dell’anno scorso, con Mika, Emma, Manuel Agnelli ed Hell Raton. Ma in questa nuova edizione ci sono delle novità, oltre al conduttore, Ludovico Tersigni, il talent targato Sky rinnova anche il meccanismo di gara: non ci saranno più le categorie e le 4 squadre saranno formate solo in base alla proposta musicale e al progetto artistico.
Questo cambiamento segna una nuova era perché quella italiana è la prima edizione di X Factor al mondo a dire addio alla storica suddivisione per categorie di sesso, età e formazione musicale (i singoli e le band). I 4 giudici rimarranno mentori di squadre che mai come stavolta saranno eterogenee, composte sia da solisti che da band attraverso una modalità di assegnazione e scelta dei 12 finalisti incentrata esclusivamente sulla proposta musicale e sulla progettualità artistica.
Emma, Hell Raton, Manuel Agnelli, Mika si metteranno in gioco in modo nuovo, potranno esprimersi liberamente e con loro i ragazzi che verranno seguiti.
L’annuncio arriva oggi con un video in cui i giudici confermano la loro presenza nell’edizione 2021: c’è Emma, una delle voci più amate del panorama musicale italiano, Hell Raton, CEO e direttore creativo di Machete Empire Records e vincitore di XF2020 con Casadilego, Manuel Agnelli, leader degli Afterhours e portavoce di una visione musicale unica e innovativa, e Mika, artista globale che in carriera ha portato i suoi tour in giro per il mondo. Distanti, ancora per poco, ma in attesa di ritrovarsi a breve, annunciano con entusiasmo la novità dell’abolizione della suddivisione in categorie tradizionali. Con loro Ludovico Tersigni, mentre prende le misure con X Factor.
Antonella d’Errico, Executive Vice President Programming Sky Italia, dichiara: “Poter confermare oggi la giuria, con Emma, Manuel Agnelli, Mika e Hell Raton, è un’ottima notizia per X Factor e per il pubblico. I nostri giudici hanno fatto un lavoro grandioso lo scorso anno – in una delle edizioni più complesse dello show, realizzata durante il lockdown, ma anche tra le più apprezzate – sia al tavolo sia nel faticoso e appagante impegno quotidiano con i ragazzi. Quest’anno il loro coinvolgimento alla ricerca del talento sarà ancora più totale e senza limiti, in virtù della grande novità che oggi annunciamo: l’eliminazione – per la prima volta al mondo in questo format – della suddivisione in categorie tradizionali”.
“Una novità – ha sottolineato – che è parte integrante del percorso e del Dna di X Factor, da sempre un programma figlio del suo tempo, sia nella musica dove la missione è quella di non seguire le tendenze ma cercare di anticiparle, sia nella società, sostenendo da sempre senza alcun timore i princìpi di inclusività e accoglienza che tutti noi riteniamo essere fonte perenne di arricchimento. Gli stessi valori che il gruppo Sky accoglie e sostiene, promuovendo e attivamente impegnandosi ogni giorno nello sviluppo di una cultura dell’inclusione e della diversity. Eliminando la storica divisione in categorie X Factor non solo accoglie il cambiamento, ma vuole farsene portabandiera: in un mondo che non ha più bisogno di fare distinzioni di genere o di età, per noi talento è un sostantivo neutro. A tutti i concorrenti che saremo orgogliosi di accogliere sul palco chiederemo di portare con sé l’unica cosa che davvero gli occorre: il loro personale, unico ‘X Factor'”.
“Confermare questa giuria, che è una delle migliori di sempre, è già – ha aggiunto Gabriele Immirzi, Ceo di Fremantle – un primo traguardo di XF2021. Emma, Manuelito, Manuel e Mika continueranno a portare competenza e passione nel programma, e potranno esprimerle senza essere prigionieri dei confini delle categorie tradizionali. Siamo infatti il primo X Factor al mondo a intervenire su uno storico elemento di formato che ha sempre caratterizzato il programma, ma che oggi, nel 2021, d’accordo con Syco Entertainment, sentiamo lontano dalla realtà di tutti i giorni, soprattutto per le generazioni che a X Factor partecipano. Vogliamo assistere alla crescita di talenti musicali senza etichette e distinzioni, che non siano il valore e la qualità artistica dei loro progetti”