domenica, 6 Ottobre 2024

Uganda, attentato contro ministro Trasporti: uccisi figlia e autista

Katumba Wamala è stato ferito oggi dopo essere stato colpito da un proiettile, l'incidente ha provocato la morte di sua figlia e dell'autista.

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Katumba Wamala, ministro dei Trasporti ugandese, è stato ferito oggi dopo essere stato colpito da un proiettile vicino alla sua abitazione nella capitale del Paese, Kampala. L’incidente ha provocato la morte di sua figlia e dell’autista della vettura sulla quale stava viaggiando.

Secondo le informazioni raccolte dal quotidiano ugandese ‘Daily Monitor’, Wamala sarebbe stato raggiunto da un colpo arma da fuoco mentre si trovava a bordo dell’auto nel quartiere di Kisaasi. Le fotografie che circolano sui social media mostrano il ministro che cammina con le proprie gambe e con i vestiti macchiati di sangue. Anche il capo dell’esercito ugandese, David Muhoozi, si è recato sul luogo dell’incidente.

Lo stesso Wamala, in un video pubblicato dall’ospedale, ha confermato la morte della figlia. Ha dichiarato: “Sono sopravvissuto. Abbiamo perso Brenda, ma è il piano di Dio” – “Niente paura, non ho ferite gravi, solo alle braccia”, chiedendo alla popolazione di pregare per la figlia defunta. La portavoce dell’esercito ugandese, Flavia Byekwaso, ha confermato che il ministro “è fuori pericolo”, anche se si è rifiutata di fornire maggiori dettagli, come riportato dal canale televisivo ugandese Ntv.

Il presidente ugandese, Yoweri Museveni, ha chiamato “maiali” i responsabili dell’attentato ed ha espresso la sua vicinanza alle famiglie delle vittime. “Sconfiggeremo i criminali, come abbiamo fatto in passato”, ha detto, in una serie di messaggi pubblicati sul suo account Twitter. “Abbiamo indizi sugli assassini”, ha rivelato Museveni, che ha sottolineato che la guardia del corpo del ministro “avrebbe dovuto sparare per uccidere”. “Potremmo avere un terrorista morto, invece di spaventare i terroristi”, ha aggiunto.

Il Paese africano è stato luogo di diversi attentati simili negli ultimi anni, tra cui l’omicidio di un ex portavoce della polizia e di un politico alleato del presidente, entrambi colpiti da persone non identificate in motocicletta.