venerdì, 19 Aprile 2024

Vaccini, dal 3 giugno senza fasce d’età. Figliuolo: “La conferma lunedì”

Figliuolo chiede alle Regioni che i ragazzi siano vaccinati prima dell'inizio del nuovo anno scolastico.

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Il generale Figliuolo è pronto a vaccinare anche la fascia d’età tra i 12 e i 15 anni e archiviare definitivamente le fasce d’età.

Il 3 giugno potrebbe partire la campagna vaccinale di massa, che sarà annunciata dal  Commissario per l’Emergenza. Inoltre partiranno anche le somministrazioni in diverse aziende, ma per la somministrazione del vaccino Pfizer ai ragazzi la conferma è prevista per lunedì da parte dell’agenzia italiana del farmaco, Aifa, dopo il sì avuto dall’Agenzia europea del farmaco (Ema) in queste ore.

L’Ema annuncia che ci potrebbe essere la possibilità di mixare i vaccini anti-covid. Marco Cavaleri dell’Ema afferma: “La possibilità di mischiare i vaccini anti Covid è una questione importante attualmente in discussione. Ci sono due studi clinici che forniscono dati sul mix, in particolare tra AstraZeneca e vaccini mRna, uno condotto nel Regno Unito e l’altro in Spagna. Dai primi dati vediamo non ci sono grosse preoccupazioni con tale approccio da un punto di vista della sicurezza e dell’efficacia. Tuttavia raccoglieremo ulteriori dati e li studieremo per essere sicuri che questo approccio è buono come sembra”.

Figliuolo, durante una visita in Umbria, aveva espressamente detto: “Avevo già inserito gli adolescenti nel Piano presentato a marzo che include anche la classe che va dai 12 a 15 anni”. I ragazzi sono una bella fetta di popolazione, per loro è prevista l’inoculazione di Pfizer e non verrà indicato precisamente dove dovranno essere vaccinati i ragazzi. Roberto Speranza aggiunge “Si tratta di una novità importante, pensando anche alla riapertura delle scuole a settembre, prima dell’inizio dell’anno scolastico bisogna garantire la massima copertura possibile per tutta la popolazione studentesca vaccinabile”.

La Lombardia pensa già ad una terza dose di vaccino, per l’inizio della stagione invernale, mentre molte strutture hanno dato la loro disponibilità per effettuare vaccinazioni, anche se il possibile impegno di queste strutture dovrebbe essere deciso dai territori in base ai diversi piani regionali. Per quanto riguarda le ferie e i permessi, il Protocollo prevede che la vaccinazione sarà eseguita durante l’orario di lavoro. Le categorie prioritarie sono tutti i lavoratori a contatto con il pubblico, come nei supermercati, ma anche quelli impegnati nel settore dei trasporti, della logistica, del turismo e, probabilmente, anche parrucchieri, estetisti e ristoratori.

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