“Non si capisce per quale motivo, dato il principio costituzionale della presunzione di innocenza, le procure non possano fare le legittime indagini con accertamenti ordinari richiedendo la documentazione agli interessati, ma debbano procedere con blitz all’alba preceduti da costose indagini ed intercettazioni e relativo scoop mediatico, quando i documenti bastava chiederli”. Due giorni fa il Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Asti, ha eseguito, presso gli aereoporti ed aviosuperfici di molte città italiane, un sequestro preventivo finalizzato alla confisca di 17 aeromobili per un controvalore totale di 10 milioni di euro per il reato di contrabbando doganale.
Oggi la ditta di manutenzione dei velivoli Cirrus, dell’aviosuperficie di Ozzano, ha diffuso una nota al riguardo: “Secondo gli inquirenti – si legge – sarebbe stata evasa Iva per più di 2 milioni di euro. L’operazione, condotta in gran parte d’Italia, è la terza in pochi anni dopo le analoghe inchieste di Cagliari e Savona finite con assoluzioni e archiviazioni. Sembra infatti che le procure non siano al corrente delle reciproche inchieste, visto che alcuni velivoli oggetto dell’indagine erano già stati sequestrati e poi restituiti a seguito di archiviazione per insussistenza del reato”.