Ita la futura compagnia aerea di cui tanto si parla in questi giorni avrà un “
un perimetro più contenuto rispetto ad Alitalia in termini di rotte, flotta e attività collegate ma coerente con l’impostazione del piano della nuova società e capace di assicurare lo sviluppo anche occupazionale“. Lo ha detto il ministro dell’Economia e delle Finanze, Daniele Franco.
C’è stata una discussione tra il Governo e l’Ue: “L’obiettivo è restituire al Paese un vettore nazionale di trasporto aereo – aggiunge – capace di assicurare i collegamenti interni e al di fuori dei confini nazionali, e garantire lo sviluppo dell’operatività e dell’occupazione e operando a condizioni di redditività tali da generare un ritorno economico per l’azionista pubblico“.
“Il piano è stato impostato con lo scopo di creare un pacchetto che integri gli elementi essenziali per l’avvio dell’attività di Ita in termini di rotte, flotta personale, handling e manutenzione nel rispetto dei criteri di sostenibilità economica e finanziaria e in coerenza con il principio di discontinuità e di creazione di valore richiesti dalla Commissione europea”ha espressamente detto il ministro.
Il ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti, a margine di un incontro con il presidente del Parlamento europeo David Sassoli, sottolinea che Alitalia e Ita sono il presente e il futuro del trasporto aereo passeggeri in Italia. La seconda, che sostituirà la prima, dovrà “essere un’azienda che dimostra di stare sul mercato“.