giovedì, 25 Aprile 2024

Blocco dei licenziamenti, salta la proroga: lavoratori a rischio

Dal mese di luglio il lavoratori di industria ed edilizia rischiano di restare a casa. Il Governo, però, assicura la validità delle nuove misure per la ripartenza

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Sfuma la proroga fino al 28 agosto voluta dal ministro del Lavoro, Antonio Orlando: da luglio, i lavoratori dell’industria e dell’edilizia potrebbero restare senza lavoro. Se lo riterranno opportuno, le aziende dei due comparti potranno lasciare a casa il personale in esubero.

Arriva però una consolazione: fino al 30 giugno, sarà possibile usufruire della cassa integrazione Covid; dal giorno successivo, si potrà richiedere la cassa ordinaria o straordinaria senza pagare contributi addizionali fino alla fine dell’anno in corso. In questo caso, i lavoratori beneficiari non rischieranno di perdere il posto: si tratta di circa 400mila persone. Ad annunciarlo è stato Palazzo Chigi che, con un comunicato, sottolinea che “nell’ ambito di questo percorso resta aperto il confronto con le parti sociali”.

Il ministro Orlando aveva proposto di prolungare il divieto di licenziamento fino al 28 agosto per le aziende che avessero utilizzato entro il 30 giugno la cassa straordinaria per l’emergenza Covid dalla data di entrata in vigore del decreto Sostegni-bis, approvato il 20 maggio. Da luglio, le aziende avrebbero potuto avvalersi della cassa integrazione ordinaria o straordinaria  fino alla fine del 2021, senza pagare un sovrappiù; il tutto, a patto che non si attuassero licenziamenti. L’offerta non è stata però accolta nella sua totalità.

Il Governo sottolinea che i nuovi provvedimenti abbracciano un insieme più completo di misure per la ripartenza di imprese e lavoratori. Secondo i Dem, il pacchetto lavoro approvato nel Sostegni-bis, conferma un’impostazione data da Orlando, e aggiunge una serie di opzioni alternative al recesso del contratto di lavoro. Le misure vanno “dalla Cassa integrazione ordinaria gratuita fino a fine anno per le imprese che si impegnano a non licenziare al contratto di rioccupazione a tempo indeterminato, dal rafforzamento del contratto di solidarietà al contratto di espansione per favorire la staffetta generazionale nelle aziende fino agli sgravi contributivi del 100% per i lavoratori assunti nei settori del commercio e del turismo”

In sintesi, restano in piedi le altre misure presentate da Orlando per la ripresa del lavoro: l’estensione del contratto di espansione per le aziende con almeno 100 dipendenti (precedentemente, la scoglia era di 250 lavoratori) e la possibilità di richiedere contratti di solidarietà nel caso di cali di fatturato del 50%. Dal quarto mese è previsto il blocco della riduzione dell’indennità mensile di disoccupazione, la Naspi (Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego). Infine, i lavoratori del settore commerciale e turistico che torneranno in attività dopo la cig potranno beneficiare dell’esonero contributivo totale.

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