Palm Springs si divide su Marilyn Monroe, dopo che un gruppo privato ha deciso di posizionare una gigantesca statua dell’attrice vicino all’Art Museum.
Costata 1 milione di dollari e alta 8 metri, raffigura l’attrice nella famosissima posa tratta dal film “Quando la moglie è in vacanza” diretto da Billy Wilder nel 1955, in cui l’aria che trapassa una grata le fa alzare il vestito.
L’imponente scultura era già dal 2012 una delle principali attrazioni della città, ma il suo imminente spostamento ha causato non poco malcontento, molti cittadini la considerano infatti volgare e sessista.
Anche il Direttore del Museo si dice contrario: “Trovo che sia estremamente offensiva, al pensiero dei ragazzi che escono dal nostro museo e la prima cosa che si trovano davanti è la biancheria intima di questa scultura enorme di Marilyn“.
La tesi a sostegno della rimozione della statua mette in luce la difficile vita ad alcuni sconosciuta di Marilyn Monroe ,ed evidenzia come posizionare una statua iper-sessualizzata e misogina all’ingresso del Palm Springs Art Museum invii il messaggio alla comunità e ai suoi visitatori che “questo in qualche modo rappresenti la vera Marilyn, una Marilyn sarebbe stata orgogliosa di vedere celebrata. Quando invece non è così“.
L’attrice, il cui vero nome era Norma Jean Baker, infatti all’età di 11 anni è stata vittima di stupro e negli anni ’50 trovò il coraggio di parlare degli abusi.