venerdì, 29 Marzo 2024

Omofobia, Pillon:”‘non binary’ è una teoria balzana, non saremo mai d’accordo con simili follie”

Domani ripartirà al Senato la discussione sui testi Zan e Ronzulli, su alcuni punti il dibattito in maggioranza è ancora infuocato. La lega, attraverso il senatore Pillon, manifesta totale disaccordo nei confronti dell'identità di genere.

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Domani in Commissione Giustizia al Senato riprendono i lavori sui testi delle proposte di legge Zan e Ronzulli. Un incontro che si preannuncia difficile perché la maggioranza di governo è divisa: da un lato il Pd preme per accelerare i tempi, dall’altro la Lega, attraverso il senatore Simone Pillon, chiede più tempo per ascoltare i membri della società civile, dichiarando di aver rinunciato già al parere di 25 associazioni che avrebbero voluto essere considerate.

Uno dei punti che sembra davvero inaccettabile per il Carroccio è quello dell’identità di genere e del concetto del “non binary“, contenuto nell’articolo 1 del testo Zan. Secondo Pillon l’autodefinizione del sesso, potrebbe essere utilizzata per convenienza e condurre a situazioni “aberranti“. E per spiegarsi cita il caso di Laurel Hubbard il primo sollevatore di pesi transgender, qualificato per le olimpiadi di Tokio: è biologicamente un uomo, ma gareggerà nella competizione femminile, con probabilità molto più alte di vittoria.

Il caso di Hubbard è emblematico e schematizza ciò che Pillon e la Lega non vogliono si verifichi in Italia: “l’applicazione della self identity ai bambini“. Il padre della Habbard, ricorda il Senatore verde, è stato sconfitto in tribunale perché voleva impedire che alla figlia adolescente venisse somministrato il testosterone come parte della sua “transizione di genere“.

Pillon ricorda che in Canada, il paese d’origine della pesista, la legge stabilisce che la volontà del minore è privilegiata rispetto a quella genitoriale e nelle scuole viene insegnato ai bambini che la loro identità di genere è più significativa del sesso biologico. Poiché molte di queste attività sono nascoste ai genitori, il padre della Habbard è venuto a conoscenza della situazione a transizione già avviata, con l’autorizzazione del consulente scolastico. Il padre avrebbe tentato di bloccare il tutto ma è stato condannato a sei mesi di reclusione e 30mila dollari di multa per ostacolo alla giustizia. Per il Senatore leghista questa storia è “una follia“.

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