Ci siamo: dopodomani è il giorno dell’udienza per Fedez, che ritorna in tribunale a Milano. Ritorna, perché in prima battuta, il Pm di Milano aveva ritenuto legittimo il comportamento di Fedez, inquadrando le sue affermazioni nel “diritto costituzionale di critica”.
Il rapper, come affermato dall’associazione per la tutela dei diritti dei consumatori, “dovrà rispondere di una grave presunta diffamazione per aver accusato il Codacons di truffare i consumatori e aver pubblicamente mandato affanculo l’associazione, colpevole di aver denunciato, vincendo la sua battaglia di trasparenza dinanzi all’Antitrust, le irregolarità della raccolta fondi dei Ferragnez per il San Raffaele”.
Ora toccherà valutare la vicenda al Gip di Milano, Roberto Crepaldi, che dovrà decidere se aver apostrofato il Codacons come una associazione che “mangia sulle macerie di una tragedia” possa essere ritenuta una ingiuria legittima contro la onlus sociale.
L’associazione lo ritiene responsabile di aver aizzato i suoi “13 milioni di suoi follower ad augurare morte e malattie ai dirigenti dell’associazione”. Il Codacons sarà rappresentato dagli avvocati Coratella ed Astorina.