venerdì, 29 Marzo 2024

Scozia, cittadino scozzese estradato in Italia per abusi sessuali sulle figlie minori

Un cittadino scozzese e pastore di una confessione religiosa evangelica, ha commesso violenze reiterate nel tempo sulle figlie minori. La famiglia viveva in Italia ai tempi dei fatti

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La Polizia di Stato di Frosinone ha arrestato un cittadino scozzese responsabile di violenza sessuale, reiterata nel tempo e aggravata dal vincolo genitoriale. L’operazione è stata portata a termine con il coordinamento della Procura della Repubblica. Sull’uomo, pendeva un mandato di arresto europeo emesso dal Giudice per le indagini preliminari -Gip, del Tribunale di Cassino.

Nella serata di ieri, la polizia ha raggiunto l’uomo all’aeroporto di Fiumicino e lo ha condotto nel Commissariato delle Polizia di Stato di Cassino. Successivamente, è stato accompagnato presso la casa circondariale di Rebibbia.

Nell’arresto, operato dalla polizia scozzese lo scorso 23 dicembre, lo S.C.I.P. – Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia del Dipartimento della Pubblica Sicurezza ha fornito un apporto decisivo. Fondamentale è stato anche il costante monitoraggio della localizzazione del soggetto, da parte dei poliziotti del Commissariato di Cassino.

I fatti

Diversi anni fa, l’uomo, pastore di una confessione religiosa evangelica, viveva con la propria famiglia su un’isola italiana. Ed è proprio lì e tra le mura di casa che si sono consumati gli abusi sessuali a danno delle figlie minori.

Grazie alle loro testimonianze, i poliziotti hanno ricostruito i fatti accaduti e le indagini hanno permesso di provare gli abusi sessuali compiuti dal padre nei confronti delle figlie, all’epoca dell’età di quattro e cinque anni.

Le violenze sono durate fino al 2019. Anno in cui una delle due figlie, maggiorenne, ha trovato il coraggio per ribellarsi. Invano, la ragazza aveva provato di convincere anche la sorella e la madre a fare altrettanto. Anche loro vittime degli stessi abusi.

In seguito all’evoluzione in questo senso della vicenda, il pastore temeva che la figlia potesse sporgere denuncia contro di lui. Per questo motivo, aveva deciso di trasferirsi nel Regno Unito, insieme alla moglie e agli altri figli, allo scopo di far perdere le proprie tracce.

Alla luce di questo, la giovane ragazza ha deciso di confessare tutto all’Autorità Giudiziaria. Il suo aguzzino è stato così arrestato, nonostante fosse già riuscito a lasciare l’Italia per andare a vivere in un piccolo villaggio nei pressi Edimburgo.

Questa mattina è stato definitivamente estradato in Italia dove, giunto all’aeroporto di Fiumicino, ha trovato ad aspettarlo i poliziotti del Commissariato di P.S. di Cassino che lo hanno immediatamente condotto in carcere.

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