giovedì, 25 Aprile 2024

Italia tutta gialla da lunedì

La Valle d'Aosta diventa gialla, il primo giugno passeranno in bianco Molise, Friuli Venezia Giulia e Sardegna. Toccherà poi a Liguria, Umbria, Abruzzo e Veneto la settimana dopo. Da domani entra in vigore il nuovo sistema di monitoraggio

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È atteso per domani, come ogni venerdì, il monitoraggio della Cabina di regia. Da lunedì, l’Italia sarà tutta gialla. Migliora, infatti, la situazione in Valle d’Aosta, che fra tre giorni lascerà l’arancione.

Dal primo giugno, invece, passeranno in bianco le prime tre Regioni Molise, Friuli Venezia Giulia e Sardegna. E dal 7 giugno, potrebbe toccare anche a Liguria, Umbria, Abruzzo e Veneto.

Il criterio per il passaggio in fascia bianca, secondo quanto indicato nell’ultimo decreto, riguarda l’incidenza settimanale. Questo vuol dire che, per tre settimane consecutive, ogni 100mila abitanti, i casi dovranno essere inferiori a 50 per tre settimane consecutive.

Fascia bianca vuol dire meno restrizioni. Infatti, non ci sarà nessun coprifuoco e le attività riapriranno tutte senza nessuna eccezione. Saranno queste le differenze sostanziali rispetto alla zona gialla.

Le previsioni, dunque, sono molto confortanti. Infatti, oltre alle sette regioni già candidate per il bianco, si prevede che nelle prossime settimane lo saranno anche le altre regioni ad eccezione di Valle D’Aosta e Basilicata.

Intanto, da domani si inizierà ad applicare il nuovo sistema di monitoraggio. Quello vecchio resterà ancora in vigore fino a metà giugno prima di essere definitivamente sostituito. Dal momento che i due sistemi tengono conto di variabili differenti nel definire il quadro regionale delle infezioni, è possibile che i risultati potrebbero non coincidere. Pertanto, una regola del decreto prevede che se una Regione ha, in base ai due sistemi, due colori diversi prevalga quello con meno restrizioni.

Secondo il nuovo metodo, si osserverà soprattutto l’incidenza settimanale per decidere il colore. Se è superiore a 250 la Regione va in rosso. Se è tra 249 e 150 va in arancione, se tra 149 e 50 in giallo e sotto appunto in bianco.

Per decidere se una regione dovrà tornare in rosso, verrà preso in considerazione il numero di posti letto occupati in terapia intensiva. Difatti, questo accadrà con occupazione delle terapie intensive superiore al 30% e dei reparti internistici al 40%) oppure in giallo (con i due dati sotto al 20 e sotto al 30%). L’Rt invece, servirà come indicatore per prevedere se una Regione è a rischio zona rossa.

 

 

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