È morto Franco Battiato, musicista 76enne, il Maestro. Di lui e della sua malattia si era detto di tutto; ma dopo che l’aveva portato via dalla canzone, dalla parola e dalla sua Sicilia, dove era nato nel 1945.
«E guarirai da tutte le malattie/ perché sei un essere speciale/ ed io, avrò cura di te”, ma lui non è guarito. Ci lascia oggi un grande musicista, che dagli anni 80 ad oggi ci ha accompagnati per mano partendo dagli anni 70 prima e da una certa New Wave colta poi, fino alle sperimentazioni sempre nuove, avviate e sviluppate negli ultimi anni della sua carriera. Abbiamo viaggiato attraverso la sua musica sognando luoghi lontani, così reale da poter sentire persino i profumi o i colori di terre per noi inesplorate, poi il freddo, la solitudine, quel distacco placido dalla nostra cara Italia. Raffinato, schivo, ricercato, controcorrente, irraggiungibile, ma anche pop, ci ha regalato melodie sottili, profonde a volte spietate.
Oggi risuoneranno le sue canzoni in tutta Italia. Artista e autore senza tempo nella sua lunghissima carriera ha consegnato brani indimenticabili come La cura, Centro di gravità permanente.
Tra i tanti che lo hanno ricordato, tra artisti e politici, riportiamo qui il pensiero del Ministro Franceschini e del Presidente della Repubblica Mattarella.
Il Ministro Franceschini: “Ci la lasciato un Maestro. Uno dei più grandi della canzone d’autore italiana. Unico, inimitabile sempre alla ricerca di espressioni artistiche nuove. Lascia una eredità perenne”.
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: “Profondamente addolorato dalla morte di Franco Battiato, artista colto e raffinato. Con il suo inconfondibile stile musicale, frutto di intenso studio e febbrile sperimentazione, ha affascinato un vasto pubblico, anche al di là dei confini nazionali”.