venerdì, 29 Marzo 2024

Medio Oriente, razzi e colpi di mortaio da Gaza: 2 morti e due feriti gravi

Nuovo giorno, nuovo attacco. La faida tra Israele e Palestina continua. I paesi occidentali accennano ad intervenire lanciando messaggi di "cessare fuoco". 

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Nuovo giorno, nuovo attacco. La faida tra Israele e Palestina continua. Un attacco di razzi e colpi di mortai lanciati da Gaza ed esplosi nel capannone di un villaggio agricolo in Israele, vicino alla linea di demarcazione, ha provocato la morte di due persone e il ferimento grave di altre due. Questo il primo bilancio secondo la televisione commerciale Canale 13.

Fin’ora, nei continui bombardamenti israeliani a Gaza sono morte circa 212 persone, tra cui 61 bambini, 36 donne e 16 anziani, procurando più di 1400 feriti.
Fino a ieri sera sono stati uccisi negli attacchi alla Striscia “oltre 150 operativi terroristi”, soprattutto di Hamas. Lo ha detto il portavoce militare israeliano Hidai Zilberman spiegando che “più di 120 sono di Hamas e oltre 25 della Jihad islamica palestinese“. L’esercito israeliano ha inoltre ribadito che dall’inizio delle ostilità, lunedì scorso, i razzi lanciati da Gaza contro Israele sono stati 3.440, intercettati al 90% dal sistema di protezione Iron Domee che Hamas “piazza obiettivi militari in aree civili densamente abitate”.

La diplomazia internazionale, e in particolare i paesi occidentali, nel frattempo accennano ad intervenire lanciando messaggi di “cessare fuoco“.

C’è una quantità significativa di vittime e penso solo che quel livello di violenza sta destabilizzando un’area che va al di là di Gaza“, ha affermato il capo di stato maggiore degli Stati Uniti, Mark Milley, il quale ha avvertito come il conflitto tra Israele e militanti palestinesi di Hamas stia creando instabilità nella regione, anche al di là di Gaza, affermando che “non è nell’interesse di nessuno continuare a combattere”.

Lo stesso Vladimir Putin ha chiesto la fine della violenza da entrambe le parti nel conflitto israelo-palestinese, come riporta la Tass.

Il presidente francese, Emmanuel Macron, e quello egiziano, Abdel Fattah-Al Sisi, hanno discusso a Parigi di una mediazione con l’obiettivo di ottenere un cessate-il-fuoco fra Israele e i palestinesi e si adoperano per sollecitare l’appoggio della Giordania, secondo quanto annunciato dal capo dell’Eliseo. La mediazione franco-egiziana “è uno degli elementi che permetterebbe di accompagnare un cessate-il-fuoco, chiave per consentire la riunificazione delle componenti palestinesi e garantire il non ricorso alla violenza“, ha detto il presidente francese.

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