Il presidente Biden aveva invitato Vladimir Putin ad incontrarsi in uno dei Paesi europei il 15 o il 16 giugno; date convenienti per l’ex senatore del Delaware che sarĂ in Gran Bretagna per il G7 quattro giorni prima, e il 14 a Bruxelles per una riunione dei leader degli Stati membri della NATO. Nonostante il Cremlino non abbia ancora dato alla Casa Bianca il suo consenso per l’incontro tra i due presidenti, la Russia si dice d’accordo sulle date proposte.
Di fondamentale importanza sarĂ il Consiglio artico, a Reykjavik, in cui avverrĂ il primo incontro fra il ministro degli Affari Esteri Sergej Lavrov e Anthony Blinken. “Tutto ciò che in un modo o nell’altro influisce sulla stabilitĂ strategica, armi nucleari e non nucleari, armi offensive e difensive, tutto dovrebbe essere sul tavolo dei negoziati tra Russia e Stati Uniti“, ha detto lunedì Lavrov.
Il ministro di Russia Unita conta su “una conversazione professionale” con il Segretario di Stato americano, “che aiuterĂ a chiarire le intenzioni specifiche degli Stati Uniti riguardo alle relazioni con la Russia, e in termini di posizione su questioni internazionali“. Ha poi aggiunto che a Reykjavik, lui e il suo omologo americano discuteranno di “quelle sfere delle relazioni bilaterali, della vita internazionale, dove gli interessi dei due Paesi possono coincidere e dove si può cercare un equilibrio di interessi sulla base dell’uguaglianza e del rispetto reciproco“.
Due vertici che si preannunciano al cardiopalma: è di soli due mesi fa la dichiarazione di Joe Biden al giornalista George Stephanopoulos in cui il presidente americano dava a Putin dell’assassino.