giovedì, 28 Marzo 2024

Covid Lombardia, Moratti: vacciniturbo, ma con problemi

Moratti spiega che il vero obiettivo da raggiungere era quota 140mila vaccini al giorno.

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La Lombardia ha messo il turbo in questa campagna vaccinale, con circa 4,5 milioni di vaccini somministrati, il 95,5 per cento delle dosi consegnate e un ritmo da 85 mila punture al giorno. E Letizia Moratti, Vicepresidente della Regione Lombardia e assessore al Welfare, assicura che: “si potrebbe fare molto di più se avessimo più dosi”. 

Moratti spiega che il vero obiettivo da raggiungere era quota 140mila vaccini al giorno, ma purtroppo “non dipende solo da noi: nella riunione avuta martedì con il generale Figliuolo abbiamo avuto rassicurazioni sulle consegne solo fino a fine maggio. Però non sappiamo quanti vaccini arriveranno a giugno, ad esempio. Questo è un problema che il commissario può risolvere solo rapportandosi con l’Europa”. 

Con l’avvicinarsi della stagione estiva, compaiono anche altre incognite. Per esempio, la gestione dei richiami. Molti i vaccinati che dicono di non voler rientrare dalle tanto attese vacanze in Lombardia per la somministrazione della seconda dose: “Abbiamo vaccinato tutti coloro che lavorano qui pur non avendo la residenza” dice Moratti, ma “siamo consapevoli che il problema delle vacanze c’è. Stiamo lavorando in Regione per evitare di fissare appuntamenti nel periodo clou, cioè metà agosto, quando in molti saranno in ferie. Auspichiamo una collaborazione tra regioni almeno per quanto riguarda i lavoratori lombardi”. Del resto, “se una persona deve fare la seconda dose mentre è in un’altra regione, allora pensiamo che debba essere quella regione a fargliela. Ma sappiamo che non è facile, anche perché servirebbe una diversa ripartizione delle fiale che compete solo a Figliuolo”. 

Un altro problema è costituito dal ‘green pass’, il certificato vaccinale che dura solo sei mesi. Un vero grattacapo, dato che “la Lombardia, come tutte le altre regioni, ha vaccinato a partire da fine dicembre tutti gli operatori sanitari e chiunque a vario titolo avesse a fare con gli ospedali”. E “queste persone, con un certificato che dura solo un semestre, avrebbero bisogno già da giugno di essere di nuovo vaccinate”, e invece, continua la Vicepresidente, “noi non sappiamo neanche se avremo le dosi a sufficienza per immunizzare chi ancora non ha avuto neanche una dose”. 

 In conclusione Moratti dice di aver esposto il problema a Roberto Speranza, Ministro della Salute: “ne ho parlato con il ministro Speranza che si è detto disponibile e ha assicurato di verificare con il Cts la possibilità di estendere la validità della copertura”. 

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