giovedì, 25 Aprile 2024

Arezzo, crack della Banca Etruria: richiesta di condanna per tutti i 24 imputati

I sostituti procuratori hanno pene da un anno a sei anni e sei mesi. Il presidente del Tribunale annuncia che verso settembre si terrà la prossima sentenza. La parola andrà agli avvocati difensori degli imputati.

Da non perdere

Il processo per il crack della Banca Etruria, dibattuto al Tribunale di Arezzo dai pubblici ministeri Julia Maggiore e Angela Masiello, si è concluso con la richiesta di condanna per tutti i 24 imputati: ex componenti dei consigli di amministrazione e dirigenti dell’istituto di credito. Questi ultimi sono accusati, dalla Procura, di bancarotta fraudolenta e di bancarotta semplice.

I sostituti procuratori hanno chiesto pene minime di un anno e una pena massima di sei anni e sei mesi. Quella massima è stata reclamata per Alberto Rigotte. Per Giorgio Guerrini, nome legato all’affare dello Yacht Prestige a Civitavecchia per la procura, è stata chiesta la stessa di Federico Baiocchi De Silvestri: quella a cinque anni e quattro mesi. Per Giovanni Inghirami, vice presidente di Banca Etruria, è stata richiesta la medesima di Augusto Federici: quattro anni. Per Lorenzo Rosi, ultimo presidente di tale banca prima del commissariamento, è stata chiesta la pena di tre anni e mezzo. Per Laura del Tongo, Andrea Orlandi e Ugo Borgheresi è stata fatta domanda per un anno di pena.

Oltre questi, gli altri imputati sono: Massimo Tezzon, Gianpaolo Crenca, Franco Arrigucci, Luigi Bonollo, Gianfranco Neri, Maurizio Bartolomei, Carlo Polci, Saro Lo Presti, Enrico Fazzini, Alberto Bonaiti, Paolo Cerini, Carlo Pratania, Paolo Luigi Fumi, Piero Burzi e Mario Badiali.

Durante il processo, finita la requisitoria dei pubblici ministeri, a parlare è una delle tante parti civili coinvolte: Lidia Di Marcantonio. Lidia è la vedova di Luigi D’Angelo, il risparmiatore di Civitavecchia, colui che si uccise il 28 novembre del 2015. L’uomo aveva dato in custodia alla filiale locale della Banca Etruria: 110mila euro in obbligazioni. 

Gianni Fruganti, il presidente del Tribunale, annuncia che verso settembre si terrà la prossima sentenza. La parola andrà agli avvocati difensori degli imputati.

A fine processo, con giudizio abbreviato, sono tanti condannati dal Tribunale di Arezzo: Giuseppe Fornasari e Luca Bronchi, l’ex presidente di Banca Etruria e l’ex direttore generale, a 5 anni di reclusione per bancarotta fraudolenta; Alfredo Berni, l’ex vice presidente, a due anni, anch’esso per bancarotta fraudolenta; Rossano Soldini, l’ex membro del cda, a un anno per bancarotta semplice.

Ultime notizie