giovedì, 25 Aprile 2024

Un’App contro le zanzare: arriva anche in Italia ‘MosquitoAlert’

Disponibile in Italia un'applicazione utile per prevenire e identificare le varie specie infestanti.

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La primavera porta con sé un clima mite e piacevole, tuttavia segna la comparsa inevitabile degli insetti tipici della bella stagione: le zanzare. Quest’anno sarà disponibile anche in Italia l’app MosquitoAlert, un progetto portato avanti da esperti dell’Università Sapienza di Roma e dell’Ateneo di Bologna, dell’Istituto Superiore di Sanità, dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie e del Muse di Trento.

Una vera e propria Task Force impegnata nell’analisi delle varie specie di zanzare che infestano le diverse zone del Paese. MosquitoAlert è un progetto di scienza partecipata (citizen science), così definita proprio perché è richiesta la collaborazione attiva dei cittadini. L’app infatti consente di raccogliere fotografie validate in tempo reale da esperti entomologi e utilizzate per tracciare l’invasione da parte di eventuali nuove specie, per identificare le regioni ed aree più infestate e dirigere gli interventi di controllo.

Oltre che in Italia, MosquitoAlert è disponibile anche in altri 20 paesi grazie al progetto europeo Aim-CostT coordinato dalla Professoressa Alessandra della Torre dell’Università Sapienza di Roma.

L’obiettivo è quello di prevenire l’invasione di alcune specie che, oltre a comportare il classico fastidio, trasmettono virus capaci di provocare serie patologie all’uomo come il virus del West Nile, o quelli tropicali del Chikungunya o del Dengue.

Chiediamo ai cittadini di scaricare gratuitamente sul proprio telefono l’app MosquitoAlert e di ricordarsi, ogni qual volta avvistano o riescono a catturare una zanzara anche dopo averla colpita per autodifesa, di inviarne una fotografia tramite la stessa app” spiega Beniamino Caputo, ricercatore della Sapienza e coordinatore di MosquitoAlert Italia.

L’app – aggiunge Caputo – consente anche di mandare semplici segnalazioni di punture o segnalare la presenza di raccolte d’acqua stagnante dove si possono sviluppare le zanzare e fornisce inoltre un indirizzo a cui inviare eventualmente l’intero esemplare. In cambio, gli utenti potranno conoscere la specie che li infastidisce e informarsi sui rischi sanitari connessi e avere accesso ad una mappa delle diverse specie presenti sul proprio territorio“. È proprio la primavera il periodo della prevenzione, in cui cioè intervenire con trattamenti nelle aree pubbliche e private (giardini, orti, terrazzi), per rimuovere, con prodotti idonei, o rendere inaccessibili alle zanzare tutte quelle piccole o grandi raccolte d’acqua in cui potrebbero deporre le uova e nelle quali si possono sviluppare le larve.

Sottolinea infine Francesco Severini, ricercatore dell’Istituto Superiore di Sanità da sempre impegnato nella ricerca e nelle attività che tutelano la salute dei cittadini, “la qualità delle foto inviate è di fondamentale importanza per un’accurata e valida identificazione. Inoltre la possibilità di inviare l’esemplare fotografato ai laboratori di riferimento consentirà di identificare anche gli esemplari difficilmente riconoscibili senza un microscopio o perché parzialmente danneggiati“.

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