giovedì, 18 Aprile 2024

Covid, Operatori senza vaccinazioni: controlli Nas nei centri per anziani

Controlli Nas nei centri anziani. Su 572 strutture controllate il 25%, ovvero 141 di queste riversavano in diverse irregolarità.

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Era stato già realizzato nei primi giorni di maggio, d’intesa con il Ministero della Salute, un controllo serrato sul territorio nazionale per la verifica di una corretta erogazione di servizi di 572 strutture sanitarie e socio-assistenziali, constatandone 141 irregolari, pari al 25% degli obiettivi ispezionati.

Sono ancora sotto il mirino dei Carabinieri Nas, non solo per una corretta erogazione dei servizi di cura e assistenza a favore delle persone anziane e disabili nelle cliniche e strutture che le ospitano, ma con una particolare attenzione alla riduzione del contagio da Covid-19.

Sono state contestate 197 violazioni penali e amministrative, dopo le ispezioni, per un valore pari a 43mila euro. Sono state denunciate 36 persone e segnalate ulteriori 136 alle autorità.

Durante il corso delle indagini, i Carabinieri hanno rilevano 63 violazioni per inosservanza delle misure di contenimento alla diffusione del virus, esse date da: una mancata attuazione di protocolli, delle operazioni di sanificazioni e l’utilizzo di dispositivi di protezione individuale da parte degli operatori.

Operatori sanitari e personale addetto alle strutture erano privi di copertura vaccinale, ormai obbligatoria dallo scorso aprile. Inoltre, vi era una grave criticità per quanto riguardava il livello di assistenza fornito nella struttura dagli operatori.

Prive di copertura vaccinale almeno 42 strutture di varie province per complessivi 87 tra: infermieri, fisioterapisti, operatori socio-assistenziali e restante personale in contatto con gli anziani, mettendo così in pericolo gli anziani nelle strutture.

Inoltre, con interventi effettuati dai Nas di Pescara, Genova, Torino e Catania, hanno rilevato situazioni di abbandono di anziani. Anziani non accuditi in relazione a patologie sofferte, esigenze fisiologiche e motorie, alle volte non venivano somministrati i farmaci necessari per gli ospiti malati e per gli over 80.

Vi erano anche altre situazioni minori, quali: sovraffollamento di anziani rispetto ai posti previsti, mancanza di trattamenti riabilitativi e di personale privo di abilitazione professionale. Inoltre si è provveduto al sequestro di 72 confezioni di farmaci non idonei o scaduto.

A causa di ciò sono state sospese e/o chiuse 6 strutture ricettive, il valore economico stimato superava i 4 milioni di euro. Questo ha comportato il rientro nelle abitazioni dei propri familiari o in strutture idonee degli anziani.

Non essendo ancora stata raggiunta dal locale servizio vaccinale, è stato somministrato a 4 anziani di una Rsa di Monteodorisio (Ch), grazie all’intervento dei Nas di Pescara, il vaccino.

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