giovedì, 28 Marzo 2024

Covid, Ecdc lancia l’allarme: la variante indiana minaccia gravemente l’Europa

La variante indiana continua a diffondersi oltre che in India, anche in Europa. Esistono tre sottotipi di questa variante.

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L’Ecdc, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, con l’ultimo rapporto in cui valuta l’entità della minaccia della variante indiana, lancia l’allarme. A quanto par, infatti, si sta diffondendo sempre di più in Europa, dopo aver fatto, nelle ultime settimane, stragi in India. L’Ecdc guarda alle risposte possibili rispetto alla situazione che vanno dal miglioramento della sorveglianza, al “dare priorità assoluta alle vaccinazioni anti-Covid per ridurre la mortalità coprendo le persone a rischio di malattie gravi nel più breve tempo possibile”. Ciò per ridurre il contagio, ne sono un esempio l’Inghilterra e Israele.

Non è solo un tipo di variante a destare preoccupazioni, perché esistono ben tre sottotipi: B.1.617.1, B.1.617.2 (segnalati in Europa) e B.1.617.3.

Il primo, B.1.617.1, è quello rilevato in India a dicembre, che ha raggiunto il suo picco a fine marzo. In base alle sequenze del virus pubblicate sulla banca dati Gisaid EpiCov è stato rilevato in India (1147), Regno Unito (247), Usa (137), Singapore (64),Germania (28), Australia (21), Danimarca (21), Bahrain (9), Giappone (9), Angola (8), Svizzera (8), Hong Kong (7), Irlanda(7), Portogallo (7), Belgio (5), Lussemburgo (5), Corea del Sud (5), Canada (4), Olanda (4), Nuova Zelanda (4), Svezia (4),Francia (3), Giordania (3), Repubblica Ceca (2), Guadalupe (2),Russia (2), Sint Maarten (2), Spagna (2), Cambogia (1), Grecia(1), Italia (1), Malesia (1), e Messico (1).

Il sottotipo B.1.617.2 è quello che ci interessa maggiormente e che, oltre a devastare l’India da metà aprile, si sta diffondendo rapidamente in Europa. Al 10 maggio infatti è stato rilevato nel Regno Unito (676), India (290), Usa (192), Singapore (91), Australia (58),Germania (31), Giappone (20), Danimarca (18), Bahrain (13),Belgio (12), Francia (12), Irlanda (12), Svizzera (10), Nuova Zelanda (9), Italia (5), Polonia (5), Cina (4), Spagna (3),Svezia (3), Indonesia (2), Olanda (2), Aruba (1), Austria (1),Canada (1), Grecia (1), Hong Kong (1), Lussemburgo (1), Norvegia(1), Romania (1), Slovenia (1), e Corea del Sud (1).

Il terzo sottotipo, rilevato a febbraio in India, pare essere ancora raro, per fortuna. Francesco Broccolo, il virologo dell’Università Bicocca di Milano afferma in proposito: “Il dato positivo è che il sottotipo 2 della variante indiana, quello che più si sta diffondendo in Europa, non presenta la mutazione E 484 Q, presente negli altri due sottotipi, e nelle varianti sudafricana e brasiliana, capace di sfuggire agli anticorpi neutralizzanti del virus“.

Sembra esserci un virus dietro ogni angolo del mondo ma non possiamo certo vivere di pessimismo, perciò ci auguriamo che tutte queste varianti siano solo un brutto incubo che, a breve, sparirà, come per magia. Non ci rimane che continuare a tenere viva la nostra speranza e fare tutto ciò che è nelle nostre possibilità per sopprimere ogni traccia di questo virus, con la prevenzione, perché no, non c’è nessuna magia!

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