martedì, 23 Aprile 2024

Vaccini, Pfizer consiglia di attenersi agli studi: seconda dose a 21 giorni

Valeria Marino direttore medico di Pfizer Italia consiglia di attenersi ai protocolli e aggiunge: "Potrebbe essere possibile una terza dose come booster".

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Valeria Marino, il direttore medico di Pfizer Italia, consiglia di attenersi agli studi sul richiamo per la seconda somministrazione del vaccino a 21 giorni.

Marino rilascia una dichiarazione, a Sky TG24, illustrando la procedura esatta del vaccino e parlando dell’allungamento a 5 settimane per la somministrazione della seconda dose: “ Il vaccino è stato studiato per una seconda somministrazione a 21 giorni. Dati su di un più lungo range di somministrazione al momento non ne abbiamo se non nelle osservazioni di vita reale, come è stato fatto nel Regno Unito. È una valutazione del Cts, osserveremo quello che succede. Come Pfizer dico, però, di attenersi a quello che è emerso dagli studi scientifici perché questo garantisce i risultati che hanno permesso l’autorizzazione”.

Il direttore medico Pfizer parla anche dell’eventualità di mettere in conto una terza dose, a seconda dell’urgenza che si potrebbe venire a creare: “Dobbiamo studiare anche la necessità della terza dose, abbiamo i dati che dimostrano la copertura immunitaria a sei mesi, dobbiamo osservare i successivi sei mesi. Potrebbe essere possibile una terza dose ma forse anche non necessaria, a meno che non intervengano eventuali varianti, in quel caso una dose ‘booster‘ potrebbe essere utile”.

Marino dice la sua sul vaccino annuale: “Bisogna essere molto cauti, potrebbe essere necessario entro l’anno o magari entro due”. Poi, chiarisce l’argomento sul rapporto variante-vaccino: “gli studi dimostrino l’efficacia del vaccino sulle varianti, in particolare la sudafricana. Vale lo stesso su quella brasiliana. L’allarmismo è più relativo alla capacità di diffusione”.

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