venerdì, 19 Aprile 2024

DDL Zan, divergenze nel Pd: oggi la discussione dei senatori in Assemblea

Sicuramente molto sostegno, ma anche tante critiche da parte di chi chiede che il testo venga rivisto e modificato. Ma Letta interviene: "Il Pd non si deve far mettere i piedi in testa da idee retrograde della Lega. Mi assumo la responsabilità di chiedervi di approvare la legge così com'è”

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Oggi il Ddl Zan è in discussione all’Assemblea dei senatori Pd con il segretario Enrico Letta. Sicuramente molto sostegno, ma anche tante critiche da parte di chi chiede che il testo venga rivisto e modificato.

Tra i “rivisitatori” del Ddl, spicca Stefano Collina, per il quale “la legge Zan rischia di essere la piattaforma ideale per altre leggi meno condivise, ci sono delle richieste di modifica da accettare, lottiamo per difendere chi deve essere protetto, ma evitiamo derive legislative“.

Anche Mino Taricco esprime le proprie riserve: “È giusto avere una norma che sanzioni reati contro la comunità Lgbt“, dice Taricco all’assemblea, “ma non condivido il modo in cui il Pd ha affrontato questa discussione, attaccando chi la pensa diversamente. Io ve lo dico chiaramente, questo disegno di legge va cambiato“.

Si accoda anche Andrea Marcucci, senatore del Pd, che si dichiara disponibile a votarlo, ma allo stesso tempo vuole anche “rispetto per chi la pensa diversamente“. In risposta, durante l’Assemblea, pare che la senatrice Valeria Valente, abbia replicato piccata: “Avremmo potuto trovare maggiore consenso con il centrodestra, dovevamo evitare una discussione su blocchi ideologici“.

Valente è supportata in queste valutazioni da Valeria Fedeli, che ha dichiarato: “Condivido in pieno le valutazioni della collega Valente. Stiamo parlando di una legge penale, non una legge che previene. C’è una parte dell’opinione pubblica che chiede una norma per proteggere di più la comunità Lgbt. Dovevamo lasciare fuori la violenza sulle donne che ha altre motivazioni. Vogliamo portare a casa una legge, ma sapendo che esiste il voto segreto, vorrei sapere come si fa? Noi ora in Senato dobbiamo audire tutte le associazioni ignorate alla Camera“.

Non solo schieramenti aperti, ma anche posizioni preoccupate, come quella del senatore Luigi Zanda, che ha affermato: “Se dovessimo fallire l’approvazione del ddl Zan sarebbe un colpo per il Pd. Perché è una legge che porta il nostro nome“.

Ma la vice presidente dei senatori del Pd, Caterina Biti, risponde: “Il Ddl Zan è una legge di giustizia. E nel contesto attuale – nel 2021 in Italia – è innegabile che sia necessario avere questa legge piuttosto che rischiare di non averla. Certo, ci possono essere imprecisioni e ogni legge è perfettibile, ma il dibattito pubblico è concentrato più su questioni che non sono nella legge e che vengono usate strumentalmente per affossarla. Per questo sono convinta che il ddl Zan sia da approvare e presto“.

Chiarissima poi la posizione del segretario Enrico Letta: “Approviamo il Ddl, no a idee retrograde”. E aggiunge: “Sarò il segretario più rispettoso della storia del Pd sulla pluralità di idee e posizioni e vedo qui unità di impianto: l’Italia deve un fare passo avanti di civiltà. Con il Ddl Zan può farlo“. Inoltre Letta specifica che “non ci sono più le condizioni politiche per un terzo passaggio parlamentare. Fuori il dibattito si è radicalizzato non per colpa nostra: tra di noi la discussione è seria e legittima”.

Ma il Pd non si deve far mettere i piedi in testa da idee retrograde della Lega. Mi assumo la responsabilità di chiedervi di approvare la legge così com’è”, ha concluso il segretario.

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