È un’inchiesta che sta mettendo, ormai, in difficoltà l’intera magistratura, quella scaturita dagli interrogatori dell’avvocato Piero Amara.
Per autotutelarsi, il pubblico ministero Paolo Storari, ha consegnato a Milano, i verbali dell’interrogatorio dell’avvocato Piero Amara, all’ex consigliere del Csm Piercamillo Davigo. I verbali erano inerenti alla presunta loggia massonica “Ungheria”, lo ha ribadito quest’oggi, durante il suo interrogatorio, il magistrato milanese indagato a Roma per rivelazione del segreto di ufficio.
Il vicepresidente del Csm David Ermini, è intervenuto per smentire presunti rapporti, note, o informazioni ricevute dall’ex consigliere Davigo, interrogato nei giorni scorsi, come persona informata sui fatti, dal procuratore capo di Roma Michele Prestipino, responsabile del fascicolo con i pm Rosalia Affinito e Fabrizio Tucci.
Lo scambio dei verbali effettuati nel milanese, aveva fatto scattare l’allarme a Brescia per l’apertura di un fascicolo a riguardo. La Procura, avendo competenza su quella milanese, ha così già aperto un fascicolo per le rivelazioni del segreto di ufficio ma fino ad ora solo “a carico di ignoti”.
A giorni ci sarà l’incontro tra la procura di Roma e quella di Brescia per fare il punto della questione e per stabilire come procedere in base alla competenza e per la divisione del lavoro di indagine.