martedì, 19 Marzo 2024

Circeo, scoperti resti di 9 uomini del Neanderthal

I resti ritrovati, tra cui crani e denti, appartengono a uomini vissuti tra i 50 mila ed i 68 mila anni fa, mentre i resti più antichi, risalirebbero a ben 100 mila anni fa

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Scoperta sensazionale al Circeo: resti di 9 uomini del Neanderthal.

La campagna di scavo archeologico nella Grotta Guattari al Circeo (Lt), condotta dalla soprintendenza di Latina e Frosinone in collaborazione con l’Università di Tor Vergata, ha come protagonista, dall’ottobre 2020, una squadra di archeologici, paleontologi, antropologi e archeobotanici che con dedizione e impegno, hanno portato alla luce dei resti di 9 uomini riferibili al Paleolitico Medio.

L’area del Circeo, 100 mila anni fa era abitata dagli uomini di Neanderthal, i parenti più vicini all’homo sapiens, poi misteriosamente estinti, e da animali feroci quali: iene, orsi delle caverne e dal megalocervo.

Da mesi gli esperti erano a lavoro, tra le rocce e le ossa sparse, nel mondo della maga Circe, la Grotta Guattari, scoperta nel 1939 casualmente e poi studiata dal paleontologo Alberto Carl Blanc; circa 60 mila anni fa, un crollo ne ha sigillato l’apertura, mantenendo intatto tutto quello che vi era all’interno.

La nuova indagine, ha permesso di studiare una zona che il Blanc non ebbe modo di visionare il funzionario archeologico della soprintendenza che dirige lo scavo, Francesco di Mario, ha raccontato:” Gli scheletri umani ricomposti, appartengono tutti ad adulti, fatta eccezione per uno che potrebbe essere di una giovane”.

I resti, tra cui crani e denti, sono di uomini vissuti tra i 50 mila ed i 68 mila anni fa, mentre i resti più antichi, risalirebbe a ben 100 mila anni fa e a detta del Ministro della Cultura, Dario Franceschini questa è: ” Una scoperta sensazionale”.

Il Direttore del servizio di antropologia del Sabab Lazio, Mario Rubini ha asserito come questo sito sia assimilabile per importanza a quello di El Sidron in Spagna o a quello di Kaprina nell’ex Jugoslavia.

Una prima analisi sul tartaro dei denti, mostra come la dieta degli uomini di Neanderthal, fosse equilibrata, ma i crani ritrovati all’interno della grotta, presentano un apertura alla base e per risolvere questo enigma è necessario studiare l’immenso materiale.

Rituali di cerebrofagia o lavoro di animali feroci? Non resta che attendere qualche mese per risultati degli studi avviati dagli studiosi.

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