La Stazione Ornitologica Abruzzese (Soa) ha richiesto al Prefetto di Teramo e ad altri enti di sorveglianza sulle spiagge di sanzionare quei comportamenti che non solo arrecano disturbo alla fauna, ma rappresentano anche rischi per l’incolumità dei passanti.
Infatti l’associazione ambientalista segnala un “far west” sulle spiagge abruzzesi: “dopo i mezzi meccanici sui nidi del Fratino e su piante rarissime, ecco le manovre spericolate di parapendii che non solo disturbano la fauna in un’area protetta, quella del Cerrano, ma mettono a rischio l’incolumità dei cittadini”.
Ieri i volontari della Stazione Ornitologica Abruzzese, mentre si trovavano all’altezza di Torre di Cerrano, nel monitoraggio dei Fratini, hanno filmato, intorno alle 17:15, due parapendii a motore. Uno dei due, raccontano in una nota, volava a quota bassissima sfiorando il bagnasciuga, “con diverse persone sulla spiaggia, bambini compresi”. Ad un certo punto “ha fatto una spericolata virata a 180 gradi per tornare indietro. Sarebbe bastato un errore umano o un malfunzionamento meccanico per causare un incidente”.
In seguito a quanto accaduto, la Soa (Stazione Ornitologica Abruzzese) ricorda che il sorvolo delle aree protette è vietato, salvo apposite autorizzazioni. In una nota si legge “Non sappiamo se siano state chieste e rilasciate (comunque non consentirebbero certo di volare in quel modo!). Inoltre, a Cerrano è severamente vietato disturbare la fauna selvatica, addirittura in questo caso in un momento delicatissimo per la riproduzione di diverse specie”.
Non è un caso che la Soa richieda quindi “controlli reali su un litorale che sempre di più ci sembra terra di nessuno”.