venerdì, 19 Aprile 2024

Lamezia Terme, GdF sequestra stabilimento industriale: 4 denunce

Nessuna delle 3 società però è risultata possedere le necessarie autorizzazioni, da parte di Regione e Provincia, per svolgere le proprie attività

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Un operazione corale della Guardia di Finanza di Lamezia Terme dei carabinieri del Comando per la Tutela ambientale e transizione ecologica – Noe di Catanzaro, del Nucleo operativo di Polizia ambientale della Capitaneria di Porto di Vibo Valentia e della Sezione Pg – aliquota Ambiente della Procura ha portato al sequestro di un impianto industriale del valore di 2 milioni di euro nell’area ex Sir di Vibo Valentia.

Dalle indagini è emerso che all’interno dell’impianto industriale, che riportava l’insegna di un noto marchio di azienda leader nel settore dei veicoli industriali, operassero 3 società distinte: oltre la commercializzazione di veicoli industriali, svolgevano anche l’attività di officina meccanica, fabbricazione di rimorchi e semirimorchi, carrozzeria e verniciatura industriale.

Solo una piccola parte dello stabilimento era destinata all’esposizione e vendita dei veicoli, mentre la restante parte era occupata da una vera e propria filiera industriale appositamente creata per l’assemblaggio, saldatura e verniciatura dei mezzi. Erano presenti, infatti, un impianto robotizzato per saldatura e assemblaggio dei componenti metallici, una cabina di sabbiatura e granigliatura, nonché diverse cabine per la verniciatura dei cassoni precedentemente assemblati.

Nessuna delle 3 società però è risultata possedere le necessarie autorizzazioni, da parte di Regione e Provincia, per svolgere le suddette attività.

Il personale tecnico Arpacal ha inoltre verificato che le  società scaricavano i reflui industriali prodotti direttamente nella rete consortile dell’area industriale di Lamezia Terme, senza sottoporli ad alcun processo di depurazione.

Dopo gli accertamenti e il sequestro sono scattate le denunce per violazioni ambientali per quattro persone.

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